Premio Favale per i gruppi amatoriali vince la Compagnia Eureka di Ascea

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Ascea | si è concluso il concorso tetarale riservato ai dilettanti

Premio Favale per i gruppi amatoriali
vince la Compagnia Eureka di Ascea

L'ex vescovo: Sono stato un buon padre di famiglia, ho aiutato tutti»

di Nicola Salati

La Compagnia Eureka di Catona di Ascea
La Compagnia Eureka di Catona di Ascea

ASCEA | È la compagnia Eureka di Catona di Ascea che si è aggiudicata il Premio Favale 2013 per la miglior compagnia amatoriale. A decretarne il successo è stato il pubblico degli abbonati. La proclamazione è avvenuta venerdì sera al teatro Parmenide di Marina di Ascea.

LA SERATA CONCLUSIVA | La serata, all’insegna della solidarietà e della cultura, ha avuto come ospite di onore il vescovo emerito della diocesi vallese monsignor Giuseppe Rocco Favale, cui è intitolato il premio. Il presule, appena tornato dalle missioni in Brasile, ha lanciato un messaggio. «Dobbiamo saper vivere con gioia la vita e anche la vecchiaia – ha detto – I vecchi, infatti, possono continuare a pensare e progettare. I giovani, senza prospettive né progetti, non possono costruire il futuro». Ha ricordato anche la sua esperienza di Pastore a Vallo. «Mi hanno definito vescovo-imprenditore. Lo sono stato come un buon padre di famiglia, che ha dovuto pensare anche alle scarpe dei figli o alle lampadine che si fulminavano. Ho cercato di aiutare tutti e ho ritenuto che la cultura fosse una componente essenziale della vita del Cilento. Le strutture sono state create per dare lavoro e servizi a questo territorio».

PREMIO CARITÀ E IMPEGNO | Al vescovo Favale è stato attribuito il premio Carità e Impegno ed è stata regalata una scultura di Bruno Aloia raffigurante la chiave del Cilento. Nel corso della serata, inoltre, è stata effettuata una raccolta di beneficenza per la costruzione di un parco giochi ad Andenghiu in Madagascar.

GLI ALTRI RICONOSCIMENTI | La giuria tecnica, presieduta dal direttore artistico Carlo Sacchi, ha attribuito gli altri riconoscimenti in gara. Alla compagnia Eureka sono stati assegnati anche i premi per la miglior regia (Gaetano Amato) e il miglior attore protagonista ex aequo (Gianni di Bello). Alla Bottega del sorriso di Marina di Camerota i premi per la miglior scenografia e per il miglior attore non protagonista (Manfredo D’Alessandro). Ad Attori per diletto di Centola i premi per la miglior attrice protagonista (Rita Cappiello) e per il miglior attore protagonista ex aequo (Giuseppe Mascolo). La compagnia Giovanni Sorrentino di Policastro Bussentino si è aggiudicata, infine, il premio per la miglior attrice non protagonista (Loredana Laterza). Ha presentato la serata la giornalista Biagina Grippo, affiancata da Anita Cavaliere, Miss Rocchetta bellezza Basilicata e finalista a Miss Italia, originaria di Torre Orsaia.

RICONOSCIMENTI SPECIALI | Per l’occasione, sono stati assegnati alcuni riconoscimenti speciali a persone che si sono distinte ed hanno dato lustro al territorio cilentano. Il premio Cultura e Comunicazione è andato a monsignor Giuseppe Casale, già vescovo di Vallo e arcivescovo di Foggia, il premio Giustizia e Legalità al presidente del tribunale di Vallo, Elisabetta Garzo, il premio Medicina al primario di ostetricia e ginecologia Salvatore Ronsini, il premio Opere e Missioni alla madre generale dell’ordine delle Ancelle di Santa Teresa del Bambin Gesù, suor Zelia, il premio Fede e Associazionismo all’avvocato Salvatore Guzzi, presidente della sottosezione Unitalsi di Agropoli, il premio Teatro e Poesia al giornalista Andrea Manzi, il premio Volontariato e Solidarietà a Giorgio Positano, il premio Informazione e Attualità al giornalista Vincenzo Rubano, il premio Formazione e Pratica forense all’avvocato Pietro Di Lorenzo, il premio Informatica e Tecnologia a Paolino Vitolo, il premio Professionalità per il teatro a Catello Balestrieri, Aniello Fiorillo, Antonino Nese e Pantaleo Tortorella, che hanno presentato uno sketch comico, il premio Musica ad Angelo Loia.

RICONOSCIMENTO ALLA MEMORIA | Un riconoscimento alla memoria è andato al compianto medico-cantautore Aniello De Vita, autore dell’inno del Cilento "So nato a lu Ciliento e me ne vanto". Il premio è stato ritirato da Giuseppe De Vita, che ha declamato due poesie del fratello ed una propria. Il nipote Angelo Aloia ha intonato la canzone che Carlo Sacchi ha invitato a scegliere per l’apertura o la chiusura di ogni manifestazione pubblica sul territorio

Lunedì 10 giugno 2013

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