Occupata la sede del Consorzio rifiuti Sa/4

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Vallo della Lucania | chiedono il pagamento di undici stipendi arretrati

Occupata la sede del Consorzio rifiuti Sa/4

I lavoratori si sono barricati nella stanza del Commissario Liquidatore

di Nicola Salati

Sul piede di guerra i lavoratori del Corisa/4
Sul piede di guerra i lavoratori del Corisa/4

VALLO DELLA LUCANIA | Barricati all’interno della sede del Consorzio Smaltimento Rifiuti Salerno/4 in attesa di risposte certe sugli arretrati stipendiali, ormai arrivati a undici mesi, e sul futuro occupazionale. Hanno così trascorso la notte, dopo che nella mattinata di ieri hanno fatto irruzione nella stanza del Commissario Liquidatore a Vallo della Lucania, i 62 dipendenti del Corisa/4 che hanno deciso di mettere in atto l’occupazione visto che le trattative portate avanti in questi mesi sono andate disattese. «Siamo alla disperazione – gridano gli occupanti – e siamo pronti a mettere in atto pure altre azioni di protesta pur di vedere soddisfatti i nostri diritti». Infatti se non arriveranno risposte certe entro la giornata di oggi: «Siamo pronti – spiegano gli operai – ad andare ad occupare lo Stir a Battipaglia». Sono combattivi i lavoratori, che già lo scorso luglio per sedici giorni salirono sul tetto dello stabilimento di Casal Velino: «Chiediamo che ci vengano saldati immediatamente gli stipendi di dicembre dello scorso anno e di gennaio e febbraio di quest’anno. Inoltre vogliamo rassicurazioni sulle sette spettanze arretrate risalenti al 2012 e chiarezza sul saldo della metà di novembre che la Yele spa dice di aver versato al Consorzio mentre dai vertici del Corisa/4 si afferma che nulla è arrivato».

ECOAMBIENTE | Gli stessi operai hanno avuto anche un colloquio telefonico con l’assessore provinciale all’Ambiente Adriano Bellacosa che ha invitato gli stessi ad attendere la riunione di oggi della società Ecoambiente: «Quello che non capiamo – proseguono i lavoratori – è perché la società guidata da Celano, che ci ha comunque già premesso che le assunzioni verranno fatte ex novo con la perdita degli anni di lavoro accumulati fino ad oggi, non si è fatta viva prima quando la legge numero 26 del 2010 prevedeva un passaggio degli impianti di smaltimento alle aziende provinciali. Evidentemente la prossima legge regionale tende ad escludere – aggiungono gli operai cilentani – la stessa dal ciclo rifiuti e si tenta, con un’abile strategia politica, di farla rientrare dalla finestra prendendo l’impianto di Casal Velino». Intanto in tarda serata i vertici della Yele spa, a cui i dipendenti consortili sono stati distaccati fino allo scorso 31 dicembre, hanno assicurato il pagamento della spettanza di dicembre 2012 in tempi brevi.

Martedì 12 marzo 2013

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