Lavoro, sospeso lo sciopero alla Malzoni la finanziaria pronta a posticipare i crediti

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Agropoli | vertenze lavorative territoriali arrivano nuovi sviluppi

Lavoro, sospeso lo sciopero alla Malzoni
la finanziaria pronta a posticipare i crediti

I lavoratori Eripress convocati l'8 marzo da Confindustria Salerno

di Nicola Salati

Clinica Malzoni ad Agropoli
Clinica Malzoni ad Agropoli

AGROPOLI | Le vertenze lavorative territoriali non cessano. Tanto quella relativa alla Clinica Malzoni ad Agropoli, quanto quella della Eripress di Cicerale segnano nuovi sviluppi. Di sicuro è stato revocato lo sciopero dei dipendenti della Clinica Malzoni previsto per la giornata di oggi in seguito al mancato pagamento delle spettanze arretrate relative ai mesi di dicembre e gennaio. Infatti si prospetta un accordo tra la proprietà della struttura sanitaria privata e la finanziaria Ifis di Mestre a cui la Clinica Malzoni, per ottenere una anticipazione rispetto ai crediti vantati con l’Asl, aveva ceduto le rimesse che dovevano essere accreditate dalla Regione. Decisivo l’incontro di ieri tra le rappresentanze sindacali e l’Ifis che potrebbe decidere di assicurare liquidità alla Clinica Malzoni che in questa maniera potrebbe pagare i dipendenti. Decisivi i prossimi incontri, in programma mercoledì e giovedì prossimi, dei sindacati prima con la proprietà della Clinica Malzoni e poi con la Ifis.

VERTENZA ERIPRESS | Sul fronte della Eripress Confindustria Salerno ha convocato i rappresentanti sindacali dei 47 operai la cui cassa integrazione scadrà il prossimo 12 agosto. Confronto in programma per il prossimo 8 marzo quando le parti esamineranno la situazione dell’azienda che fa capo a Maurizio Stirpe, presidente di Confindustria Lazio. L’invito fa seguito ad una lettera aperta che i sindacati avevano inviato alla proprietà dell’azienda chiedendo una riunione per avere notizie certe circa i tempi di riapertura del complesso e soprattutto garanzie per gli operai il cui posto di lavoro è ancora a rischio. All’incontro presso la sede di Confindustria a Salerno dovrebbe partecipare lo stesso proprietario dell’azienda che lo scorso quattro aprile dovette registrare presso lo stabilimento a Cicerale l’incendio del capannone per danni che ammontano ad oltre due milioni di euro. Da allora per gli operai, tra cui in venticinque qualche mese prima avevano ricevuto una lettera di licenziamento perdendo il posto di lavoro, solo uno stato di incertezza. Tanto che attualmente in forza restano solo i 47 cassaintegrati. Mentre altri 11 lavoratori avevano accettato il trasferimento nel Lazio presso un altro stabilimento dello stesso gruppo industriale.

Venerdì 22 febbraio 2013

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