di Nicola Salati
AMALFI | Una tragica fatalità è costata la vita a Cosimo Gambardella. L’uomo stava lavorando come ogni mattina al molo di Amalfi con la gru da diporto di una rimessa nautica, quando il mezzo meccanico, per cause in corso di accertamento, si è incrinato rimanendo sospeso sul bordo della banchina.
I FATTI | Il 75enne Cosimo Gambardella è rimasto schiacciato tra la gru da diporto e l’asfalto ed è deceduto pochi minuti dopo, nonostante il tempestivo intervento sul posto dei carabinieri di Amalfi agli ordini del capitano Sabba e dei soccorritori, allertati dai suoi colleghi, da alcuni passanti e da alcuni bagnanti. Per lui non c’è stato nulla da fare.
I SOCCORSI E LE INDAGINI | Sul posto i carabinieri per i rilievi del caso. Sono intervenuti i vigili del fuoco per rimuovere il mezzo meccanico. L’uomo era molto conosciuto in paese e l’incidente che gli è costato la vita ha lasciato un vuoto nell’intera comunità amalfitana. In tanti si sono recati al porto perché non volevano credere di aver perso un amico. Sul posto sono successivamente intervenuti anche i vigili del fuoco, per liberare il corpo ormai esanime e per effettuare assieme ai carabinieri i rilievi necessari per appurare l’esatta dinamica dei fatti. Dopo l’arrivo del magistrato di turno, il dottor Cantarella, e del medico legale, l’area portuale, che era stata transennata, è stata riaperta al pubblico.
LA RICOSTRUZIONE | Secondo una prima parziale ricostruzione il 75enne stava operando sulla diga foranea quando, per cause ancora da accertare, qualcosa non sarebbe andato per il verso giusto e con ogni probabilità un contraccolpo del braccio avrebbe provocato l'abbattimento, su un lato, della gru. Lo sfortunato 75enne, nonostante la sua esperienza, non avrebbe fatto in tempo ad abbandonare il mezzo rimanendovi schiacciato all'interno.
Domenica 5 maggio 2013
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