Truffa alla scuola di estetica: sette indagati

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Salerno | custodia cautelare in carcere per bifulco e arresto di ferraiulo

Truffa alla scuola di estetica: sette indagati

I reati contestati: falso ideologico, estorsione e truffa aggravata

di Nicola Salati

La sede della SCuola Porfessionale di Estetica Italiana
La sede della SCuola Porfessionale di Estetica Italiana

SALERNO | Falso ideologico di privato in atto pubblico, estorsione e truffa aggravata. Sono le ipotesi di reato a carico di sette tra responsabili e docenti della Scuola Professionale di Estetica Italiana di via Gonzaga a Salerno. A renderlo noto i carabinieri della compagnia di Salerno, diretti dal capitano Gennaro Iervolino, che hanno notificato gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari. Alcuni docenti della scuola «falsificando i registri di classe, attestavano la presenza di studenti in realtà assenti dalle lezioni», si legge in una nota diramata dai carabinieri.

LE INDAGINI | Nel corso delle indagini i militari hanno inoltre appurato che «alcune allieve erano state costrette a sottoscrivere contratti non regolamentari». Nel mirino degli inquirenti sono finiti tre responsabili della scuola e quattro docenti: numerose le allieve sentite come vittime delle truffe. Al vaglio della magistratura, riferiscono i carabinieri: «La posizione dei deferiti, accusati a vario titolo di truffa ai danni della Provincia di Salerno e della Regione Campania per aver eluso il controllo del C. d. R. Formazione professionale della Provincia di Salerno attestando falsamente la formazione di parrucchieri ed estetisti senza il raggiungimento delle presenze minime alle lezioni e di estorsione ai danni di alcune allieve alle quali, sembrerebbe, siano stati fatti firmare contratti biennali in violazione della normativa di settore».

ARRESTO BIFULCO | La Polizia di Stato appartenente alla Squadra Mobile della Questura di Salerno ha tratto invece in arresto il 23enne salernitano Francesco Bifulco in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il Tribunale di Salerno, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per rapina aggravata. L’ordinanza si riferisce allo scorso 18 febbraio quando venne rapinata una tabaccheria in via Muratelle nel quartiere Torrione; nell’occasione un giovane travisato con casco ed armato di pistola si era fatto consegnare la somma di mille euro circa. Particolare impulso alle indagini è stato dato dall’arresto in flagranza dello stesso Bifulco, sempre ad opera della Squadra Mobile, per un’altra rapina da lui compiuta una settimana dopo, ai danni di una parafarmacia in via Rocco Cocchia; nell’occasione, le conseguenti perquisizioni hanno consentito di sequestrare casco, pistola ed altri oggetti che hanno permesso di rafforzare un convincente quadro probatorio anche per la rapina per la quale il Bifulco è stato raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere.

DIETRO LE SBARRE COMPLICE FERRAIULO | A pochi giorni dall’arresto dello scorso 13 marzo, in flagranza di reato, di Claudio Ferraiuolo, per tentata estorsione, le ulteriori attività investigative hanno consentito ai poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Nocera Inferiore di identificare ed arrestare un altro complice che deve rispondere anch’egli del reato configurabile quale tentata estorsione. Si tratta di Gennaro Coppola, nato a Scafati di 52 anni, che si è resosi irreperibile subito dopo l’arresto di Ferraiuolo. L’uomo fu sorpreso dagli agenti della Polizia di Stato mentre, per fini estorsivi, stava aggredendo un imprenditore.

Martedì 19 marzo 2013

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