di Nicola Salati
CAMEROTA | È stato denunciato dagli uomini del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Vallo della Lucania P.G., un trentaseienne responsabile di aver occupato suolo demaniale comunale di Camerota, mediante il deposito di materiale di varia natura e la realizzazione durante il periodo estivo dell’attività di chiosco bar ed il deposito di strutture in località Porto degli Infreschi di Camerota. L’operazione è scattata in seguito ad una segnalazione da parte di un cittadino, che lamentava lo stato di degrado della predetta località.
L’OPERAZIONE | Nel corso delle indagini e dei rilievi tesi a scoprire gli autori dell’incendio che aveva interessato giorni addietro la parete rocciosa di Punta Infreschi, su cui vegeta la famosa Primula di Palinuro, suscitando notevole risonanza nell’opinione pubblica e sugli organi di stampa, una squadra composta da personale del Comando Stazione Forestale di San Giovanni a Piro, riscontrava che in due piccoli anfratti all’interno della roccia, lungo la scala di accesso e sulla zona interna della spiaggia venivano depositati illecitamente con occupazione abusiva delle aree vari cumuli di materiale, quali infissi, strutture metalliche, coperture di strutture rimovibili, materiale per ormeggi, alcune imbarcazioni, funi da ormeggio, bottiglie, frigo bar, diverse griglie di acciaio per la cottura dei cibi di arrosto, palizzate in legno, bagni chimici. Detto materiale risultava parzialmente danneggiato e bruciato a seguito dell’incendio.
GLI ACCERTAMENTI | Dagli accertamenti eseguiti, le giubbe verdi appuravano che la società titolare di concessione demaniale marittima, svolgeva la propria attività su un’area soggetta a particolare protezione e di riconosciuto pregio, grazie ai permessi rilasciati tempo addietro dalla stessa amministrazione comunale di Camerota. L’atto concessorio risultava comunque scaduto.
LA DENUNCIA | Accertato l’abuso, gli agenti del Corpo Forestale dello Stato, denunciavano alla competente autorità giudiziaria di Vallo della Lucania P.G. in qualità di rappresentante legale della società, il quale dovrà rispondere per il reato di occupazione abusiva di suolo pubblico. Sono in corso ulteriori indagini tese a verificare la legittimità dei titoli rilasciati ed eventuali altri illeciti perpetrati in danno all’ambiente ed al paesaggio.
INCENDIO DOLOSO | Per quanto riguarda l’incendio dei mesi scorsi dalle indagini del Corpo Forestale è emerso che esso è di evidente natura dolosa in quanto il fuoco è stato appiccato in diversi punti. Le cause si presumono di origine vandalica, anche se non si escludono ipotesi intimidatorie o invidia commerciale, data l’importanza e lo splendido scenario che la località offre, meta durante la stagione estiva di numerosi turisti.
Venerdì 7 giugno 2013
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