di Nicola Salati
SALERNO | Scoppia la polemica sulla sanità a Salerno e provincia dopo le parole del primo cittadino Vincenzo De Luca. A rispondere al sindaco del Capoluogo il presidente della Provincia Antonio Iannone e il deputato Edmondo Cirielli.
LE PAROLE DI DE LUCA | «Viviamo una situazione di gravissima incertezza per quanto riguarda la sanità in Campania ed in particolare in provincia di Salerno come testimoniano le vicende degli ospedali di Scafati, Agropoli, Roccadaspide, Oliveto Citra. Questa incertezza ha ripercussioni sul numero abnorme di ricoveri fuori provincia che superano il venticinque per cento di mobilità passiva. Soffrono le strutture d’emergenza. Soffre l’Ospedale di San Leonardo che sta vivendo l’iter per accogliere la funzione universitaria e nel quale sono stati inglobati, senza trasferimenti adeguati, altri servizi e funzioni da ospedali della provincia. Inoltre ci muoviamo in un quadro di riferimento che penalizza fortemente la Campania nel riparto ( che ha tra i criteri l’anzianità dei residenti) delle risorse del Fondo Sanitario. Inoltre registriamo fenomeni di pura clientela politica nelle scelte per le direzioni spesso svincolate da ogni valutazioni di merito e professionalità. In particolare l’Asl di Salerno ha come consulenti un numero cospicuo di ex assessori provinciali che prima tornano a casa meglio è, visto che anche le campagne elettorali sono finite», ha detto De Luca.
LE RICHIESTE DEL PRIMO CITTADINO | A fronte di questa situazione De Luca ha elencato una serie di punti di proposta ed iniziativa istituzionale: « Chiediamo che: la bozza di Atto Aziendale sia sottoposta alla valutazione e recepisca gli elementi d’indirizzo della Conferenza dei Sindaci, delle organizzazioni sindacali, dei medici; il Consiglio Regionale della Campania dedichi una seduta monotematica all’Atto Aziendale fornendo le proprie indicazioni programmatiche al servizio della popolazione».
LA REPLICA DI IANNONE | «È sconcertante assistere a conferenze stampa tenute in luoghi istituzionali che sfociano unicamente in strumentali attacchi politici di parte», così il presidente della Provincia Antonio Iannone. «È veramente osceno – aggiunge - ascoltare le dichiarazioni di uomini del centrosinistra che hanno sempre concretamente sostenuto (fa testo l’appoggio elettorale e non le sporadiche esternazioni di dissenso) Bassolino. Coloro che sono stati irraggiungibili recordman del clientelismo – prosegue - coloro che hanno trasformato la sanità campana e salernitana nel pozzo dei debiti per antonomasia non possono consentirsi di dare lezioni di moralità e corretta gestione. Il presidente Caldoro con la scelta di nuovi manager ha dato un netto segnale di cambiamento. Tuttavia, i nuovi uomini devono fare i conti con i vecchi problemi».
L’ACCUSA DI CIRIELLI | «Il sindaco di Salerno dovrebbe avere il buon senso di tacere, dal momento che è corresponsabile della gestione clientelare e fallimentare della sanità in Campania e in provincia di Salerno. Le sue dichiarazioni sono davvero stucchevoli», lo afferma Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia. «Per quindici anni, insieme a Bassolino che ha sostenuto nelle sue campagne elettorali – spiega – De Luca ha gestito la sanità salernitana, con i risultati che sono, purtroppo, sotto gli occhi di tutti: 300 milioni di euro di nuovi debiti all’anno. Senza dimenticare il ben noto decreto 49 di Zuccatelli, voluto dal centrosinistra, che prevedeva la chiusura degli ospedali di Scafati, Agropoli, Roccadaspide, Oliveto Citra, Cava dei Tirreni, Pagani e del Da Procida. Chiusure – aggiunge – scongiurate dal centrodestra, che ha iniziato, invece, un’opera di risanamento dei conti con Bortoletti prima e Squillante poi, per porre rimedio ad una gestione scellerata, all’origine dei disastri odierni su cui il sindaco oggi ha addirittura il coraggio di speculare, dimenticando il passato. Strumentalizzare, poi, la vicenda dei consulenti all’Asl, che operano a titolo completamente gratuito, è veramente ridicolo. De Luca, forse, dimentica i costi e gli sprechi clientelari delle consulenze affidate ad uomini del centrosinistra, tra cui consiglieri comunali di Salerno, lautamente compensati, nonché di dipendenti Asl da centinaia di migliaia di euro di stipendio», conclude Cirielli.
Giovedì 11 aprile 2013
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