di Nicola Salati
SALERNO | Un altro ordigno della Seconda Guerra Mondiale fa tremare Salerno. Il ritrovamento è avvenuto questa mattina in un cantiere attiguo a quello del Crescent e segue a quello che per dieci giorni, la scorsa estate, tenne sotto scasso l’intera città. Immediatamente è stata convocata, dopo che per tutta la giornata gli artificieri del 21° Reggimento Guastatori di Caserta hanno analizzato l’ordigno, una riunione in Prefettura per decidere le modalità di disinnesco. Al termine della riunione si è deciso che la bomba dovrebbe essere resa inoffensiva lunedì nella cava del Cernicchiara.
IL RITROVAMENTO | La bomba incendiaria è emersa nel corso degli interventi preliminari di bonifica eseguiti per i lavori di costruzione della nuova torre dell’Autorità Portuale di Salerno avviati ufficialmente lo scorso 22 gennaio. Sebbene più grande rispetto alla bomba d’aereo del Crescent dello scorso anno, la bomba incendiaria non dovrebbe riservare particolari pericoli di esplosione con una miscela di natura incendiaria al suo interno. Questo dovrebbe evitare l’evacuazione degli edifici circostanti. Una volta messa in sicurezza sarà donata al Museo dello Sbarco e Salerno capitale.
IL PREFETTO | Per gestire l’emergenza si è riunito in Prefettura il tavolo tecnico. Il Prefetto Gerarda Maria Pantalone al termine ha detto: «Abbiamo avuto delle buone notizie perché noi ci siamo subito spaventati, immaginando una situazione come luglio scorso. Probabilmente ci siamo allertati molto più del dovuto. Le notizie, in questo, sono state positive in quanto probabilmente dovremo attendere solo qualche giorno con la delimitazione di aree molto minore rispetto alla situazione precedente. Non ci saranno disagi per i cittadini ne, tanto meno, per gli uffici. Anzi, addirittura, ci hanno assicurato che, al di là della distanza di sicurezza e della recinzione che è stata già fatta si può addirittura lavorare se ci sono dei cantieri che stanno operando. Io, quello che ho potuto apprezzare al tavolo, è stata la grande sinergia e disponibilità tra tutti i componenti del sistema il che ha reso di far sì che, speriamo, per lunedì risolvere il problema».
IL PRIMO CITTADINO | Il sindaco Vincenzo De Luca ha affermato: «Tali rinvenimenti sono possibili in considerazione del fatto che la zona portuale, in epoca bellica, è stata sottoposta a ripetuti bombardamenti. L'obiettivo principale, al momento, è, ovviamente, garantire l'assoluta sicurezza e incolumità di tutti e assicurare, per quanto possibile, rapidi tempi di decisione per la bonifica dell'area e ridurre i disagi per i cittadini. Siamo abituati a guardare in faccia i problemi: quando si pongono, i problemi si affrontano e si risolvono».
IL PRESIDENTE DELL’AUTORITÀ PORTUALE | il presidente dell’Autorità Portuale Andrea Annunziata ha sottolineato: «Essersi assunti l’onere di mettere a disposizione le risorse necessarie per il trasporto e per la messa in sicurezza dell’ordigno è il minimo che si deve fare in questi momenti e credo che sia un esempio per tutto il resto, per come si deve governare il territorio. Stare tutti insieme per risolvere i problemi e fare presto. Poi è evidente che gli oneri sono a carico nostro perché riguardano la nostra sede, la nostra torre, i nostri uffici, per cui abbiamo finanziamenti europei che hanno le loro scadenze».
Venerdì 8 marzo 2013
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