di Nicola Salati
SALERNO | Ottomila euro, è questo il bottino della rapina che è stata messa in atto la scorsa notte ai danni di una sala giochi sul lungomare Trieste e Trento a Salerno. Tre persone, con il volto coperto ed armati di pistole e coltelli hanno minacciato il cassiere del locale e si sono fatti consegnare il denaro contenuto in cassa. Al momento della rapina erano presenti anche alcuni avventori intenti a giocare con le slot machine. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito: arraffati i soldi i tre si sono dileguati facendo perdere le proprie tracce. Sull'ennesimo colpo in città indagano i carabinieri, che stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza.
ANZIANO DERUBATO |Nel primo pomeriggio invece brutta avventura per un anziano residente a Mariconda in Via Podgora. Ignoti hanno bussato alla porta del suo appartamento riuscendo, con uno stratagemma, a farsi aprire. Una volta di fronte all'anziano lo hanno aggredito e si sono introdotti in casa da tre banditi che in pochi minuti hanno ripulito l'appartamento e sono poi scappati via facendo perdere le proprie tracce.
SEQUESTRO VIDEOPOKER | Un’operazione contro il dilagante fenomeno delle scommesse clandestine e del gioco d’azzardo è stata invece messa a segno oggi dalla Guardia di Finanza di Salerno a Giffoni Valle Piana. I baschi verdi hanno messo sotto sequestro tre apparecchi totem, un videopoker e una slot machine illegale, denunciando a piede libero il responsabile. I terminali, dell’aspetto molto simile ai comuni apparecchi da intrattenimento, sono in realtà collegati ad internet e consentono l’accesso da remoto alla raccolta a distanza di giochi presenti sulla rete. Gli avventori potevano così cimentarsi in una vasta platea di giochi vietati, tra i quali videopoker classici, roulette, baccarat, black jack e slot machine con rulli virtuali che riproducevano fedelmente le modalità di gioco degli apparecchi regolari. La fase di gioco aveva inizio mediante l’inserimento delle sole banconote, riconosciute attraverso il lettore ottico installato al di sotto del monitor. Mediante tale dispositivo le macchine erano in grado di riconoscere ed accettare anche banconote da 500 euro.
Martedì 5 marzo 2013
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