Restivo vede foto di Elisa e si innervosisce

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Salerno | omicidio claps, continua la requisitoria del pubblico ministero volpe

Restivo vede foto di Elisa e si innervosisce

L'imputato parlerà giovedì prossimo, ha scritto un memorandum

di Nicola Salati

Riprende il processo per l'uccisione di Elisa Claps
Riprende il processo per l'uccisione di Elisa Claps

SALERNO | Questa volta Danilo Restivo, unico imputato per l'omicidio di Elisa Claps, si è innervosito nell'Aula della Corte di assise d'appello quando la madre della studentessa potentina gli ha mostrato una foto della figlia ancora più grande rispetto a quella mostrata altre volte. Secondo quanto riferito da chi era presente all'udienza, che si svolge a porte chiuse, Restivo ad un certo punto avrebbe anche sbattuto i fogli degli appunti che aveva in mano.

RESTIVO NON PARLA | Tra l’altro l’attenzione massina era pure le dichiarazioni che voleva rilasciare Restivo, ma di sicuro oggi l’imputato non ha parlato nel corso dell'udienza del processo di appello che, a Salerno, lo vede unico imputato per la morte di Elisa Claps. Infatti il prosieguo della requisitoria del pm, Rosa Volpe, ancora è in corso. Ma, intanto, si apprende che Restivo, in carcere, ha scritto ben 120 pagine in sua difesa.

LO SCRITTO | Ha ripercorso questi venti anni, i punti per lui non chiariti della lunga storia di Elisa Claps, la scomparsa e il ritrovamento dei resti 16 anni dopo, tutto ciò che può dimostrare che lui è innocente. Pagine che, a questo punto, leggerà nel corso della prossima udienza, fissata per giovedì prossimo, quando lui parlerà dopo il legale dei Claps, Giuliana Scarpetta.

AVVOCATO FAMIGLIA CLAPS | Di sicuro prima di entrare in aula ha parlato l’avvocato Scarpetta che ha detto: «È stato unicamente Danilo Restivo. Le prove ci sono, chi vuole mistificare, fa un deja vu. Sono anni che si copre e che si depista. Nella copertura dopo l'omicidio c’è un’indagine - ricorda - si sta indagando dal ritrovamento di Elisa sulle coperture e su chi è sta connivente, sodale dopo l'omicidio». Ai legali dell'uomo che contestano che il dna sulla maglietta della studentessa uccisa sia quello dell'imputato, Scarpetta ribatte: «È stato chiarito da tempo che il dna non è la prova regina. Il dna è solo confermativo dell'apparato probatorio. Il dna di Restivo è stato trovato sulla maglia di Elisa che è stata assassinata vigliaccamente alle spalle. Sulla spalla è stata trovata infatti una macchia di saliva di Restivo. Quindi cosa c’è da dimostrare più?».

Martedì 9 aprile 2013

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