di Nicola Salati
SALERNO | Le ragioni di Danilo Restivo sono tutte in una lettera che avrebbe dovuto leggere nell'udienza di oggi. La sospensione per il prosieguo della requisitoria del pm Rosa Volpe ha fatto slittare al 9 aprile prossimo l'intervento dell'unico imputato, già condannato in primo grado a 30 anni di reclusione per l'omicidio di Elisa Claps. Restivo ha preso appunti per tutta la durata della requisitoria e il suo sguardo spesso si è incrociato con Filomena Iemma, la madre di Elisa che anche oggi ha esposto, rivolta a Danilo, una foto della ragazzina sepolta per 17 anni nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza.
LE PAROLE DI FILOMENA | «Se fosse stato un uomo - ha detto uscendo dall'aula mamma Filomena - avrebbe dovuto parlare». «Il sangue mi ribolle» ha confidato poi ai giornalisti l'anziana madre accompagnata sempre dai figli Gildo e Luciano. E poi un auspicio e una promessa: «Deve marcire in carcere, io non mollerò finché avrò un filo di vita».
RINVIO DICHIARAZIONI | Sul rinvio delle dichiarazioni di Danilo Restivo il suo legale, l'avvocato Alfredo Bargi ha spiegato che si è stato dettato semplicemente dal dilatarsi dei tempi della requisitoria. «Lo farà la prossima volta. Ha assistito con profondo rispetto verso la famiglia di Elisa».
LA RICOSTRUZIONE DEL PM | Il lavoro del pm si è fermato all'esame delle perizie medico legali, ma per ricostruire un processo di 15mila pagine divise in 80 faldoni e raccontare un delitto che per 18 anni non ha mai avuto un colpevole, è necessaria un'altra udienza. Nella sua ricostruzione il pm Volpe ha ripercorso tutte le fasi della vicenda, andando a ritroso nella vita dell'allora studente di giurisprudenza che inseguiva le ragazzine per tagliare ciocche di capelli, che nella sua camera conservava foto di donne con difetti fisici e in pose osé. Attraverso la proiezione di foto e grafici sono stare ripercorse le perizie e visitati i luoghi del delitto.
PROSSIMA UDIENZA | Nella prossima udienza il pm rinnoverà la richiesta di condanna e si esprimerà sulla richiesta di rinvio a dibattimento formulata dai legali di Restivo. Prima di allora però' potrebbe chiudersi un altro capitolo della stessa vicenda. Per il 3 aprile prossimo è fissata l'udienza preliminare per discutere la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti del professor Vincenzo Pascali, primo perito del tribunale di Salerno che eseguì gli accertamenti genetici e che non arrivò a conclusioni esaurienti.
Martedì 26 marzo 2013
© Riproduzione riservata
1066 visualizzazioni