Pecoraro Scanio rischia il rinvio a giudizio

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Salerno | IL PM PAOLO IELO HA NOTIFICATO L'AVVISO DI CHIUSURA INDAGINI

Pecoraro Scanio rischia il rinvio a giudizio

L'ex ministro salernitano accusato di scambi di favori con imprenditori

di Nicola Salati

L'ex ministro all'Ambiente Pecoraro Scanio
L'ex ministro all'Ambiente Pecoraro Scanio

SALERNO | Viaggi gratis, favori e vacanze in alberghi di lusso. L'ex ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, salernitano, rischia di finire sotto processo, a Roma, per presunti scambi di favori con imprenditori. Il pm Paolo Ielo ha notificato l'avviso di chiusura indagine all'ex esponente Verde e ad altre nove persone. Procedura, questa, che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. Pecoraro Scanio è accusato di finanziamento illecito di un parlamentare per aver ricevuto utilità come il pagamento di voli in elicottero, vacanze private ed utenze cellulari.

RISCHIA ANCHE IL FRATTELLO | A rischiare il rinvio a processo sono anche il fratello dell'ex ministro, Marco, già senatore, e imprenditori, come il perugino Mattia Fella, all'epoca dei fatti consigliere delegato della società di viaggi Visetur, e procacciatori d'affari. L'inchiesta giudiziaria, avviata nel 2008 dalla procura di Potenza, fu incentrata sulla concessione di voli e soggiorni gratuiti in alberghi di lusso da parte di alcune agenzie di viaggio in cambio di favori e appalti nel settore del turismo e, in qualche caso, nello smaltimento dei rifiuti. Successivamente il trasferimento a Roma per competenza territoriale.

LE ACCUSE | Nel capo di imputazione notificato all'ex titolare dell'Ambiente si contesta di aver ricevuto il pagamento delle fatture per numerosi trasferimenti in elicottero per un importo di 120 mila euro; il pagamento di vacanze private in Italia e all'estero (Usa e Francia), soggiorni alberghieri (Saturnia, Milano e Perugia) per un valore di alcune decine di migliaia di euro; l'acquisto di un terreno, pagato da Mattia Fella 265 mila euro, e destinato ad essere utilizzato per l'edificazione di un agriturismo biologico e di una villa con annessa piscina ed eliporto.

DIVERSE UTENZE CELLULLARI | Non solo, la procura contesta ad Alfonso Pecoraro Scanio di aver ricevuto, insieme con altri esponenti del suo entourage, da altri due indagati, Carlo Pangia, della società Undicidue, e Marco Gisotti, della Modus Comunicazione, diverse utenze cellulari. Utilità, secondo l'accusa, concesse al fine di ottenere, tra l'altro, una convenzione a Fella per il noleggio di un rilevante numero di ore di volo di elicottero da parte della pubblica amministrazione e la promessa allo stesso Fella dell'affidamento alla società Sogesa dell'appalto relativo alla bonifica di un'area sita nel territorio di Crotone grazie all'intervento, tra gli altri, del senatore Marco Pecoraro Scanio.

Giovedì 4 aprile 2013

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