di Nicola Salati
SALERNO | Non sono invalidi, ma utilizzano i pass dedicati a chi è portatore di handicap. Sette «furbi», sei salernitani e un napoletano, sono così indagati per contraffazione del permesso di sosta per la circolazione agevolata sulle strade del capoluogo. I nuclei di polizia giudiziaria di via Dei Carrari e dei motociclisti di piazza Vittorio Veneto indagano su sette possessori di contrassegno H beccati nei giorni scorsi a viaggiare a bordo delle loro auto. Sono stati individuati mentre parcheggiavano su strisce blu e gialle in centro e nella zona orientale. Quattro dei casi sotto inchiesta riguardano le zone di piazza Vittorio Veneto, nei pressi della stazione ferroviaria, e via Trieste, a due passi dal lungomare. Le automobili esponevano contrassegni «non conformi alle caratteristiche presentate dai pass in uso nel capoluogo», destando i primi sospetti dei caschi bianchi, impegnati, con l’ausilio del personale di Salerno Mobilità, in una specifica attività di controllo e appostamento.
GIOVANE AGGREDITO | Ha riportato un taglio profondo quattro centimetri un 16enne aggredito questa mattina da alcuni coetanei in piazza della Concordia a Salerno. Il giovane è stato colpito al naso da un oggetto tagliente. Sul posto i volontari dell'Humanitas del distaccamento Porto che hanno prestato le prime cure al giovane per poi trasportarlo al Ruggi. Sul posto anche la Polizia per ricostruire quanto accaduto e risalire all'identità degli aggressori del 16enne.
MIMOSE FUORILEGGE | A Baronissi invece un centinaio di confezioni sono state rinvenute stamane da una pattuglia della polizia municipale mentre stava svolgendo uno specifico controllo del territorio disposto dal comandante Giovanni Napoli per verificare la presenza di venditori abusivi di mimose. Alla vista degli agenti, Angelo Napoli e Giovanni Cutino, l’ambulante, che aveva allestito un vero e proprio bazar, è scappato facendo perdere le tracce abbandonando tutta la merce in strada. «Il servizio disposto è a tutela dei fiorai che pagano le tasse e che hanno il diritto di non avere concorrenza sleale in occasioni come la festa della donna – sottolinea il sindaco Giovanni Moscatiello – ma è anche a difesa dei consumatori, che vengono doppiamente ingannati. Prima perché credono di offrire un’occasione ad un malcapitato e non è così, ma anche perché finiscono per pagare molto qualcosa che vale oggettivamente poco. Abbiamo mandato via da Baronissi chi vendeva i meloni in strada anni fa e non è più tornato. E chi, illegalmente, pensa di venire qui a vendere chincaglieria senza mettersi in regola».
Venerdì 8 marzo 2013
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