di Nicola Salati
VALLO DELLA LUCANIA | «Sono stanca di notizie altalenanti che non portano a nulla. È ormai un po di tempo che ci sentiamo dire solo fandonie e non sappiamo più a chi credere». Inizia così la lettera che una moglie di un operaio del Consorzio Smaltimento Rifiuti Salerno 4, da dodici mesi senza stipendi, ha voluto inviare all’assessore provinciale Adriano Bellacosa rendendola poi pubblica attraverso il gruppo Facebook gestito da Ettore Casinelli.
UMILIANTE | «È umiliante vedere il proprio marito – continua la donna - che non sa più come farci felici perché oltre a non dormire la notte, non sorride più da tempo. Ormai le scadenze delle bollette non si riescono più a contare e quel che è peggio è che non sappiamo neanche se la casa che abbiamo comprato con tanti sacrifici possa rimanere a noi».
I FIGLI | Una situazione questa che accomuna tutti i 62 dipendenti del Corisa/4 e che è esplicata ancora meglio nel prosieguo della missiva: «Non so se voi avete figli ma sappiate che è dura arrivare a fine mese senza avere neanche i soldi per un litro di latte fresco da poter dare al piccolo. Il commissario Del Gaudio mi disse tempo fa che Ecoambiente avrebbe assunto tutti i lavoratori del Consorzio, ma ormai è passato più di un mese e nulla si è avverato».
BELLACOSA | Un appello strappalacrime a cui lo stesso assessore non è rimasto insensibile e a cui ha risposto con un’altra lettera: «Mi trovo a Napoli per discutere in Regione Campania del problema rifiuti e spero che a breve ci possano essere novità sul tema». Insomma nessun passo in avanti significativo se non la convocazione dei sindaci cilentani per lunedì mattina, alle 10, presso l’aula consiliare a Vallo della Lucania.
SINDACATO AZZURRO | Nel frattempo il Sindacato Azzurro ha colto la palla al balzo della lettera e ha scritto all’assessore Bellacosa: «Se vuole davvero dare una mano dimostri la sua trasparenza rimuovendo insieme con il presidente Iannone i commissari liquidatori che non hanno saputo gestire i Consorzi quali quello Sa/3 e Sa/4. Inoltre convinca gli stessi che Yele spa ed Ergon spa vanno sciolte immediatamente e i lavoratori travasati nei Consorzi e dopo faccia applicare la legge 26/2010 così con la pubblicazione della nuova normativa regionale cercheremo di salvare tutti gli operai»
OPERAI | I lavoratori del Corisa/4 intanto già preannunciano nuove forme di protesta non ultima quella di portare sotto Palazzo Sant’Agostino intere famiglie che da dodici mesi soffrono i «morsi della fame».
Venerdì 31 maggio 2013
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