Cronaca
di Nicola Salati
SALA CONSILINA | Delibere, consulenze, componenti degli staff o delle commissioni, i curricula, le retribuzioni, i tassi di assenza e di presenza del personale, i bilanci e le variazioni agli stessi. Elementi di trasparenza e legalità previsti a carico di ciascun Comune, chiamato a rendere accessibile ai cittadini questi come altri dati che nel Vallo di Diano sono non facilmente riscontrabili. Soprattutto in rete come previsto dalle normative vigenti. La denuncia del Codacons non ammette eccessive repliche: su 14 siti di altrettanti Comuni a sud di Salerno l’accessibilità a tali informazioni non è garantita al meglio. Si tratta dei Comuni di Sala Consilina, Atena Lucana, Padula, Polla, Casalbuono, Montesano sulla Marcellana, Monte San Giacomo, San Pietro al Tanagro, San Rufo, S.Arsenio, Sanza, Sassano, Teggiano, Buonabitacolo.
I DATI DELLA VERIFICA | Ad esempio solo in tre casi è possibile trovare l’organigramma, in 11 il nome del dirigente responsabile (il segretario comunale) e in un caso, Sassano, si fa addirittura riferimento ad uno non più in organico. Va, un po’, meglio con le caselle di posta certificata e gli elenchi di quella istituzionale. Solo a Sassano ed Atena Lucana è impossibile conoscere le une e le altre. Non sono pubblicate. La sezione Ufficio Relazioni con il pubblico è attiva in 7 dei 14 comuni, ma in qualche caso è vuota di contenuti utili. Se poi si clicca sul link - presente in 10 casi su 14 - «Trasparenza valutazione e merito», quella che dovrebbe farci conoscere la capacità produttiva dei dipendenti, la pubblicazione dei curriculum, le informazioni relative alle retribuzioni dei dirigenti, consulenti ed amministratori, si scopre che solo 4 comuni rendono noti contenuti ed informazioni – solo a San Pietro al Tanagro integrate dai dati relativi alle indennità percepite dagli amministratori – o, come nel caso di Teggiano e Montesano Sulla Marcellana, gli incarichi ai consulenti e relative retribuzioni. Atena Lucana nemmeno la predispone. Le altre sezioni sono formalmente presenti, ma non sempre i contenuti sono aggiornati ed utili a chi cerca di ottenere informazioni e, nel caso di 6 comuni, non è nemmeno possibile fare i certificati on-line.
L’ANALISI | «I passi che ci separano dalla legalità, intesa come azione amministrativa quotidiana e rispetto in concreto della trasparenza, non enunciata in forma retorica, più che cento sembrano ancora essere centomila», sottolineano i responsabili del Codacons che richiamano l’attenzione dei cittadini per far valere quelli che sono i loro diritti negati.
Mercoledì 20 febbraio 2013
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