di Nicola Salati
VALLO DELLA LUCANIA | Undici medici (tre primati, quattro medici interni, due medici esterni e due infermieri) indagati per omicidio colposo dopo la morte di un 17enne. È successo a Vallo della Lucania dove la magistratura ha aperto un’inchiesta, il pm ha sequestrato la cartella clinica e la salma resta custodita nella sala mortuaria a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’autopsia. Giuseppe Curto, questo il nome del ragazzo deceduto giovedì sera, è morto all’ospedale di Vallo della Lucania. Il ragazzo era residente a Futani dove viveva con la zia dopo la separazione dei genitori e frequentava la scuola alberghiera. Dal racconto dei familiari al quotidiano «La Repubblica», pare che Giuseppe avvertiva sintomi influenzali da molto tempo.
IL RACCONTO | Il medico che di solito lo curava sembra che avrebbe consigliato al giovane di sottoporsi ad una cura di aerosol. Ma le condizioni di salute del 17enne non miglioravano ed iniziava a sentire dei forti dolori al collo. Quindi la zia decidi di rivolgersi a uno specialista. Il medico, a Montano Antilia, è un esperto in ecografia e visita Giuseppe. Il dottore dispone il ricovero immediato e lo accompagna con la sua autovettura al San Luca, dove viene ricoverato in pediatria ma dopo poche ore la situazione si aggrava e muore il giovedì 28 marzo.
LE INDAGINI | Le cause del decesso restano ancora tutte da chiarire e così il sostituto procuratore Valeria Palmieri della procura della Repubblica di Vallo della Lucania ha incaricato il medico legale Luigi Mastrangelo di compiere l’autopsia il prossimo 5 aprile. Nel frattempo sul caso indagano i carabinieri di Vallo della Lucania guidati da Salvatore Sergi, mentre la famiglia Curto si è affidata ad un legale di fiducia, Antonello Natale del Foro di Vallo della Lucania.
Martedì 2 aprile 2013
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