Redazione Online
SALERNO | Il gruppo di contatto della fragola italo-franco-spagnolo, formato dai produttori dei tre Paesi oltre che dai rappresentanti dei rispettivi Governi, si è riunito a Salerno, ospiti della Camera di Commercio, per analizzare il risultato della campagna del 2012 e per fare il punto su quella appena iniziata. L’incontro è stato fortemente voluto dalla presidenza della Camera di Commercio di Salerno nella persona di Guido Arzano, ponendo il ruolo dell'Ente come attore per rilancio del comparto agricolo ed agroindustriale, che nella nostra provincia vede favorevoli segnali di ripresa. Con gli interventi di Xavier Mas AOPnFraises in rappresentanza della Francia, di Rafael Dominguez Guillen direttore di Freshuelva e Jose M. Pazancos di Fepex per la Spagna, e Luciano Trentini del Cso per l’Italia, sono stati illustrati i dati dei rispettivi paesi.
I DATI | I numeri evidenziano la leadership produttiva della Spagna con i suoi 6800 ha di superficie investita, contro i 2800 ha dell’Italia che rimane comunque il secondo produttore di fragole europeo. Alla regione Campania va il primato di primo produttore italiano con i suoi circa 1000 ha. Il livello di aggregazione del prodotto mostra notevoli differenze fra le varie nazioni, l’esempio francese è sicuramente il più virtuoso e da prendere a modello con oltre il 60% aggregato, ed un differenziale dei prezzi alla vendita superiore del 30% della media europea.
GLI INTERVENTI | La necessità di sostenere il comparto in termini di organizzazione della produzione, di valorizzazione dell’origine e di riequilibrio della filiera è stato ben argomentato dal prof. Walter Faedi, tra i maggiori esperti di fragolicoltura mondiale e dal dr. Egidio Sardo direttore dell’Ismea. L’importanza del comparto per la regione Campania, è stato sottolineato ampiamente dalle Op presenti che hanno evidenziato gli oltre cento milioni di euro di fatturato e le seicentomila giornate lavorative che in termini di unità lavoro uomo si traducono in circa 4.000 posti di lavoro. Ai lavori era presente Roberto Cherubini, in rappresentanza del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che ha evidenziato come il comparto della fragolicoltura nell’ambito del dibattito per la riforma dell’Ocm ortofrutta in ambito comunitario, sia tenuto in grandissima considerazione. Infine, si è preso atto, con soddisfazione, che la collaborazione tra le organizzazioni professionali come Unaproa, rappresentata all’incontro dal direttore Stefano Franzero ed ItaliaOrtofrutta, ha prodotto il raggiungimento di ottimi risultati a vantaggio del sistema produttivo.
Sabato 9 marzo 2013
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