di Nicola Salati
AGROPOLI | Il presidente del Tar Napoli con decreto cautelare ha disposto la sospensione del provvedimento del direttore generale dell’Asl Salerno, Antonio Squillante, che di fatto decretava la chiusura dell’Ospedale Civile di Agropoli. È stata, dunque, accolta la richiesta del Comune di Agropoli di sospendere l’efficacia del provvedimento, in attesa della decisone che lo stesso tribunale amministrativo dovrà adottare in merito all’istanza cautelare. In base a ciò, la struttura ospedaliera agropolese continuerà regolarmente ad essere operativa anche dopo il 2 aprile.
CONFERENZA STAMPA | Ad annunciarlo è stato il sindaco di Agropoli Franco Alfieri nel corso della conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina nell’aula consiliare, alla quale hanno partecipato i sindaci del territorio, amministratori locali, parlamentari e consiglieri regionali. Una prima buona notizia, accolta da un forte applauso dai tantissimi cittadini presenti, che però non blocca l’azione di protesta che sarà portata avanti nelle prossime settimane.
IL PRIMO CITTADINO | «Sono indignato e amareggiato, ma non rassegnato – ha detto il sindaco Franco Alfieri - Non è più una questione semplicemente di sanità, ma di dignità del territorio. La soluzione del problema economico – ha continuato il sindaco Franco Alfieri – deve essere ricercato nel milione e mezzo di euro speso dalla Regione Campania per la mobilità passiva. Ovvero i cittadini campani, che per una inadeguata risposta ai bisogni, ricorrono alle cure in strutture di altre regioni. Con una riduzione del solo 10 percento di quella somma possono mantenersi in efficienza 10 ospedali come quello di Agropoli. Risolvere i problemi facendo le sottrazioni o i tagli orizzontali è operazione da scuola elementare e non certo azioni di governo responsabile». Anche i parlamentari e i consiglieri regionali presenti si sono impegnati a seguire la vicenda per sollecitare il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro a rivedere la decisione assunta sull’Ospedale di Agropoli. La deputata agropolese Sabrina Capozzolo ha annunciato di aver inviato una lettera al Ministro della Salute.
INCONTRO CON CALDORO | Nel frattempo lo stesso sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, unitamente ai parlamentari, ai consiglieri comunali e ai sindaci presenti ha inviato una nota al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, chiedendo un incontro urgente sulla questione dell’Ospedale Civile di Agropoli «per individuare tutte le soluzioni possibili al fine di garantire al comprensorio che fa riferimento ad Agropoli la continuità dei servizi sanitari attualmente erogati dall’Ospedale Civile e soprattutto il diritto alla salute di migliaia di cittadini».
INTERROGAZIONE PARLAMENTARE | Per evitare la chiusura dell’ospedale è stata presentata pure un’interrogazione parlamentare al ministro degli Interni firmata dagli onorevoli Tino Iannuzzi, Fulvio Bonavitacola, Simone Valiante a Sabrina Capazzolo. La stessa deputata del Partito Democratica, residente ad Agropoli, spiega il senso di questa iniziativa: «L'ospedale di Agropoli è una struttura nuova risalente al 2004, chiuderlo sarebbe irrazionale poiché, oltre ai problemi inerenti al diritto alla salute dei cittadini, non verrebbero ammortizzati i costi per la sua messa in funzione. I dati dicono che dalla messa in funzione dell’ospedale di Agropoli i tassi di mortalità del distretto sono diminuiti, proprio perché il territorio esigeva un presidio ospedaliero che da tempo mancava (80.000 utenze che nel periodo estivo arrivano a oltre 250.000)». La stessa deputata ha pure inviato una lettera al ministro della Salute chiedendo di effettuare una verifica rispetto ai criteri e le modalità che hanno portato alla decisione di estromettere il presidio ospedaliero di Agropoli dalla rete di emergenza sanitaria.
Venerdì 29 marzo 2013
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