di Nicola Salati
VALLO DELLA LUCANIA | «Si mettono in evidenza sempre le cose negative e mai quelle positive. Il finanziamento non andrà assolutamente perso visto che si tratta di fondi che negli anni Ottanta sono stati assegnati al Corpo Forestale e nel 2004 grazie alla nostra azione siamo riusciti a recuperarli perché non utilizzati». A parlare per ribattere alle insinuazioni che danno per revocati i quasi 150mila euro del Piano di Assestamento Forestale è il presidente della Comunità Montana Gelbison e Cervati Adriano De Vita.
TERZA BOZZA | «È vero – sottolinea il numero uno dell'Ente montano – che dopo i sopralluoghi compiuti dai funzionari regionali negli scorsi giorni, ora dobbiamo predisporre la terza bozza da inviare al competente ufficio con sede a Napoli ma si tratta solo di integrazioni che nulla hanno a che vedere con la possibile perdita dei soldi».
RITARDI | I ritardi, sulla presentazione della terza bozza e da qui il sollecito inviato dalla Regione Campania, si sono creati per via di impedimenti fisici che hanno colpito il tecnico dell'Ente montano addetto a redarre i documenti ma «proprio negli scorsi giorni abbiamo affidato l'incarico a una serie di impiegati che provvederanno quando prima a completare l'intero iter che la Regione ci ha richiesto».
I SEGNI POSITIVI | Il presidente però vuole mettere in risalto pure i segni positivi dell'azione di governo che sta portando avanti ormai da un decennio: «Sono numerosi gli obiettivi che abbiamo raggiunto nonostante negli ultimi due anni siamo stati lasciati solo con pochissime risorse finanziarie. Infatti oltre ad aver evitato il fallimento dell'Ente visto che quando lo abbiamo ereditato c'erano ben 290 vertenze, tutte risolte positivamente, e pignoramenti per milioni di euro, siamo riusciti a distribuire – elenca De Vita - i fondi Pir alle aziende agricole, abbiamo investito moltissimo in opere stradali e infrastrutturali e quotidianamente con i nostri operai siamo presenti su tutti i Comuni che fanno parte della Gelbison e Cervati per cercare di tutelare e salvaguardare il territorio che ci è stato affidato. Le chiacchiere – conclude – le lasciamo agli altri, noi continuiamo sulla nostra strada che sta portando frutti veri e concreti».
Domenica 2 giugno 2013
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