di Nicola Salati
SALERNO | La Jomi Salerno è campione d’Italia per la terza volta. Il team salernitano ha coronato una stagione straordinaria battendo in una tiratissima finale il Sassari, avversario mai domo e di grande spessore agonistico. Il successo è arrivato a coronamento di una splendida giornata di sport davanti a un migliaio di salernitani letteralmente impazziti per la bella ed avvincente finalissima.
LA PARTITA | La partenza è degna di una finalissima scudetto. Nasta recupera in extremis capitan Coppola ma decide di utilizzarla solo in fase d’attacco come pivot, alternandola con Lamberti in una sorta di staffetta volante. Sassari va subito sul 2-0, Salerno si scuote e si riporta immediatamente in parità. La partita è equilibratissima, il risultato viaggia sul filo del rasoio. Ogni qual volta Sassari prova a mettere la testa avanti, Salerno ribatte. Il clima agonistico è elevato, il punteggio è basso ed i gialli fioccano. Il sospirato pareggio arriva al 9’ grazie ad Ettaqi, seguito subito dopo dal primo vantaggio della gara per la Pdo grazie ad un micidiale uno due firmato Avram e Federspieler (10-8 al 7’). Una gioia effimera visto che Arishina con un paio di magie trascina Sassari al contro break e riporta avanti le ospiti (10-12 al 3’). Ancora Federspieler limita i danni e la prima frazione si chiude sul vantaggio minimo di Sassari (12-13). Manca un minuto, Sassari ha la palla dello scudetto. A 44’’ dalla fine la svolta. Onnis, la veterana delle sarde, si procura un quattro metri che lei stessa s’incarica di battere. Cala il silenzio sulla Palumbo. Onnis contro Prunster.
L’APOTEOSI | L’estremo difensore altoatesino ipnotizza il capitano sardo parando di piede, la respinta è corta la palla rotola ancora tra le mani di Onnis che tira ma davanti a sé trova ancora una immensa Prunster che para ancora e da il la al contropiede. La palla finisce ad Avram che con potenza e classe realizza, a 19’’ dalla sirena, la rete del 26-25 per la Jomi. La Palumbo esplode, il traguardo si sta materializzando nella maniera più bella ed emozionante. Sassari ci prova ma la Jomi si difende con le unghie e i denti fino alla sirena. L’invasione di campo pacifica viene però stoppata dagli arbitri che fischiano un sette metri per le sarde. È l’ultima emozione di una finale thrilling: Arishina trova il muro di Salerno che così conquista lo scudetto 2013. Salerno impazzisce, è ancora tricolore.
Domenica 12 maggio 2013
© Riproduzione riservata
1035 visualizzazioni