di Nicola Salati
SALERNO | Sgominata una banda di stranieri dedita alle rapine e ai furti in abitazione. I carabinieri del Comando Provinciale di Salerno e Napoli hanno così messo fine a una serie di atti delinquenziali che hanno funestato l’intero territorio salernitano. Fermati, su ordine del pubblico ministero presso la Procura di Salerno Marco Colamonici, quattro stranieri in un campo nomade alla periferia di Napoli: Adrian Cozariuc nato in Romania nel 1983; Riccardo Zdravkovic nato a Catania nel 1993, abitante in Napoli; Igor Zdravkovic nato nella ex Jugoslavia nel 1992; Zlatan Jovanovic nato in Serbia-Montenegro nel 1980.
LE INDAGINI | L’indagine dei carabinieri del Reparto Operativo di Salerno e coordinata dalla procura di Salerno diretta da Franco Roberti trae origine dalla perpetrazione di una violenta rapina in abitazione ai danni di due anziani coniugi di Capaccio Scalo da parte di tre sconosciuti, i quali, introdottisi nell’appartamento sfondando la porta di ingresso, ferivano e immobilizzavano la badante straniera di questi e gli stessi proprietari di casa, trafugando oro, armi ed un telefono cellulare. A seguito di una lunga e complessa attività intercettiva i militari riuscivano ad individuare uno dei soggetti facenti parte del gruppo. I numerosi controlli effettuati sul territorio consentivano nel corso di uno specifico controllo di bloccare nei pressi della Stazione Ferroviaria di Salerno un ‘autovettura con a bordo quattro soggetti tutti rom. Ciò rappresentava una svolta alle indagini che nel giro di pochi mesi portava a definire la struttura del gruppo nonché le modalità di commissione di furti e rapine ai danni di appartamenti con vittime all’interno. Nel giro di pochi mesi venivano acclarate le loro responsabilità in ordine ad una serie di reati predatori commessi in Salerno-Olivetro Citra-Capaccio Scalo-Olevano sul Tusciano-Montecorvino Pugliano–Montecorvino Rovella-Acerno-Palomonte-Ferentino (FR)- Sant’Angelo D’Alife (Ce)-Atripalda (Av)-Sorbo Serpico-Vietri di Potenza (Pz)- Montalto Uffugo (CS).
ASSOLUTA PERICOLOSITÀ | L’assoluta pericolosità criminale degli indagati, già evidenziata dall’efferatezza del modus operandi, emergeva anche da un episodio in cui alcuni tra gli indagati, al fine di sottrarsi alla cattura, non esitavano a speronare un’autovettura militare, ferendo nell’occasione uno dei militari del Reparto Operativo impegnati nell’attività tentando di investirlo. Lo stesso militare era costretto a ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale di Salerno con una prognosi di 30 giorni. Nel corso dell’operazione sono state effettuate numerose perquisizioni ai danni di soggetti gravitanti intorno al gruppo , che avevano il compito di ricettare oro ed armi che gli arrestati asportavano nel corso delle loro scorribande. Le indagini sono ancora in corso, finalizzate ad accertare eventuali responsabilità degli arrestati in ordine ad altri furti avvenuti nella città di Salerno.
Venerdì 29 marzo 2013
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