di Nicola Salati
VALLO DELLA LUCANIA | Una forestazione che sia innovativa, ma allo stesso tempo produttiva. Sono questi gli obiettivi che l’Uncem Campania cerca di raggiungere attraverso il rinnovamento del settore in discussione sul tavolo regionale. «Un sistema forestale multifunzionale che, partendo dalla ineludibile necessità di prevenzione del rischio idrogeologico, ossia dalla cura e dalla manutenzione del territorio, dell'ambiente e dei paesaggi montani, giunga a svolgere funzioni gestionali in più ambiti: dalla filiera foresta-legno-arredo alla filiera foresta-legno-energia, dalle biomasse legnose alla produzione dei crediti di carbonio, concorrendo così al conseguimento sia dei parametri europei che delle tante opportunità offerte dalle nuove incentivazioni alla produzione di energia da fonti rinnovabili, magari impegnando le nostre Comunità Montane, quali titolari di funzioni in materia di energia rinnovabile e patrimonio forestale», spiega nel dettaglio il vicepresidente Uncem Campania Vincenzo Luciano.
LAVORATORI FORESTALI | Per poter concretizzare queste idee però c’è bisogno che «i lavoratori forestali siano incentivati a svolgere i propri compiti e che al fianco delle innovazioni sia dia slancio alle attività tradizionali – aggiunge Luciano – quali la sentieristica e la tabellazione, la gestione e la manutenzione dei rifugi montani, la manutenzione degli spazi verdi pubblici, la fruizione dei boschi anche a fini turistici e culturali, il controllo e la vigilanza delle aree forestali, la caccia e la pesca fluviale, il supporto alla gestione degli sportelli autorizzativi per l’utilizzo forestale, la manutenzione ed il miglioramento della viabilità locale (anche quella provinciale) al fine di ridurre anche così il rischio incendi, gli interventi sempre più tempestivi e qualificati sulle tante emergenze e calamità che colpiscono sempre più frequentemente il nostro territorio».
RISORSA ACCESSIBILE | Un passaggio storico quello immaginato dall’Uncem perché la forestazione in questo modo passerebbe da un peso insostenibile a una risorsa accessibile: «La piena riuscita di questa operazione epocale dipende, però, - sottolinea Luciano - dalle risorse ordinarie che si riuscirà a mettere in campo, che non possono essere sempre e solo quelle straordinarie, sia per la tempistica e le particolari modalità attuative previste per la loro attivazione ma, soprattutto, perché l'esigenza di continuità nelle azioni di manutenzione del territorio mal si coniuga con risposte di carattere straordinario».
USCIRE DALL CRISI | Ma come uscire dalla crisi che attanaglia l’intero settore da oltre due anni? «Occorre – risponde il vicepresidente Uncem Campania - porsi l’obiettivo di sgombrare, entro l’anno corrente, l’emergenza. E lo si potrà fare solo con una nuova normativa di settore che velocizzi i percorsi già individuati, attivi anche le risorse ordinarie, favorisca i prepensionamenti, aumenti l'impiego lavorativo degli OTD, magari anche tenendo ancora fermo il turn over. Si impone, quindi, - conclude - per la nostra Regione, ricollocare il sistema forestale regionale tra le priorità dei propri interventi e convincersi che il nostro è il luogo della sperimentazione, dell’innovazione e del cambiamento, nel quale attuare una nuova strategia di riequilibrio territoriale».
Domenica 24 marzo 2013
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