Corisa/4, l'Enel stacca l'energia elettrica

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Casal Velino | duro colpo alle speranze lavorative degli operai che avanzano stipendi

Corisa/4, l'Enel stacca l'energia elettrica

Non pagata una bolletta di oltre 2mila euro: l'impianto resta fermo

di Nicola Salati

L'impianto di casal Velino da ieri non può produrre per mancanza di energia elettrica
L'impianto di casal Velino da ieri non può produrre per mancanza di energia elettrica

CASAL VELINO | Stop all’impianto di smaltimento rifiuti del Corisa/4 a Casal Velino. Brutta sorpresa per i lavoratori che giunti allo stabilimento nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Vallo Scalo hanno trovato il contatore della luce non funzionante. Giovedì sera infatti i tecnici dell’Enel si sono recati nell’impianto per togliere l’elettricità visto che il Consorzio non ha ottemperato al pagamento di una bolletta pari a 2mila e 700 euro.

SPERANZE LAVORATIVE | Se qualche settimana fa i lavoratori erano riusciti a sventare il taglio dell’energia elettrica, bloccando i tecnici, questa volta non c’è stato nulla da fare. Un colpo basso alle speranze lavorative di questi operai che avanzano ancora sette stipendi dall’ente consortile: «Subito abbiamo chiamato il Commissario Liquidatore – spiegano i dipendenti – ma Domenico Del Gaudio ci ha risposto che la situazione non poteva andare diversamente visto che il Consorzio non ha i soldi per pagare». La produzione nell’impianto però era ormai ferma già da alcuni giorni in quanto il materiale ferroso necessario per il confezionamento delle balle non è arrivato poiché lo stesso Corisa/4 non ha ottemperato al pagamento di una fattura pari a 3mila e 900 euro.

SITUAZIONE INSOSTENIBILE | «Una situazione insostenibile – proseguono i lavoratori – perché tutto questo significa che le prospettive di recuperare gli stipendi arretrati si riducono al lumicino». Inoltre gli stessi operai sono ancora in attesa di ricevere i due stipendi che il presidente della Yele spa, Marcello Ametrano, aveva promesso nell’assemblea pre pasquale al teatro La Provvidenza: «Dopo l’acconto di 350 euro – rivelano – che ci ha versato il venerdì precedente la Pasqua non abbiamo più visto un euro e intanto è maturato anche lo stipendio di marzo».

ECOAMBIENTE | Sulla vertenza rifiuti nel Cilento è intanto intervenuto Mario Capo presidente della società provinciale Ecoambiente: «Ribadisco che i Comuni devono impegnarsi nei pagamenti perché sono in questo modo i lavoratori possono percepire qualche stipendio. Voglio – conclude - anche rassicurare i lavoratori che con l’entrata in vigore della legge regionale il problema esuberi non esiste o comunque sarà limitato e quindi facilmente risolvibile».

Sabato 6 aprile 2013

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