di Nicola Salati
VALLO DELLA LUCANIA | I vertici del Consorzio Smaltimento Rifiuti Salerno/4 e quelli della Yele spa hanno disertato l’atteso incontro in Prefettura a Salerno di ieri mattina. Infatti dinanzi al prefetto Gerarda Maria Pantalone si sono presentati i sindacati autonomi che avevano richiesto la convocazione e i rappresentanti della società provinciale Ecoambiente. All’ordine del giorno lo stato di agitazione dei dipendenti del Corisa/4 che avanzano ben sette stipendi relativi allo scorso anno e già tre nell’anno in corso.
LA NOTA DEL COMMISSARIO | Il tavolo è stato aperto dalla nota che il Commissario Liquidatore del Consorzio, Domenico Del Gaudio, ha inviato al prefetto in cui si comunica la mobilità dei lavoratori secondo quanto previsto dalla legge 175 del 2001: «Abbiamo subito rispedito al mittente la richiesta – spiega Orlando Cioffi rappresentante delle segreterie congiunte delle organizzazioni sindacali – in quanto prevede che se tali lavoratori non sono riassunti da un ente pubblico entro due anni perdono il posto di lavoro. Inoltre la stessa procedura è antisindacale – prosegue - visto che è stata inviata solo ai sindacati confederali e non a tutte le parti che rappresentano i lavoratori ed è pure anticostituzionale poiché la mobilità non può essere applicata se prima non si fa fronte al pagamento degli oneri previdenziali che da diverso tempo sono disattesi dai vertici consortili».
L’INCONTRO IN PROVINCIA | A questo punto il prefetto ha deciso di convocare le parti per venerdì mattina, alle 11, così da discutere insieme tutte le questioni relative ai vari Consorzi presenti in provincia. Subito dopo i sindacati si sono recati a Palazzo Sant’Agostino dove hanno incontrato l’assessore provinciale Adriano Bellacosa: «Abbiamo chiesto una nota ufficiale dell’Ente provinciale, da inviare ai vertici istituzionali del Consorzio, – rivela Cioffi – affinché non si percorra la strada della mobilità, ma ci si avvii verso uno snellimento della problematica cedendo l’impianto di Casal Velino alla società Ecoambiente; i lavoratori a questo punto – conclude Cioffi – potrebbero essere impiegati presso la stessa società provinciale, ma solo attraverso la procedura del distacco fino al prossimo 30 giugno quando deve entrare in vigore la legge regionale che dovrebbe chiarire tutta la vertenza».
Martedì 16 aprile 2013
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