di Nicola Salati
SALERNO | La multinazionale giapponese del vetro, Agc Flat Glass, chiude l'impianto di Salerno. La crisi dell'auto e soprattutto quella dell'edilizia hanno da tempo provocato un forte calo di commesse che, già nel 2012, aveva indotto i vertici della controllata italiana a ridurre la produzione mantenendo attiva una sola linea e avviando provvedimenti di cassa integrazione. La chiusura lascia senza lavoro 130 dipendenti. Un colpo duro per la provincia di Salerno, per cui la Agc Flat Glass rappresenta una fabbrica storica e di prestigio. Tanto che il presidente degli industriali salernitani, Mauro Maccauro, ieri ha inviato alla Agc Flat Glas una lettera in cui parla di «un ennesimo colpo al cuore per il tessuto economico del territorio», per cui lancia appello affinché «si possa trovare spazio per una nuova strategia aziendale da mettere in campo, per la salvaguardia del sito produttivo di Salerno e dei lavoratori».
LA RISPOSTA DELL’AZIENDA | Da Milano, dalla sede principale della Agc Italia, la conferma: «La crisi del settore immobiliare è la vera causa. Il vetro ha raggiunto prezzi molto bassi a causa del calo di domanda: poche le nuove costruzioni e quel che si realizza rimane spesso sfitto». Agc Flat (che nel mondo ha un organico di oltre 10mila lavoratori) conserva uno stabilimento a Cuneo (il più grande d'Italia) e uno a Roccasecca, in Lazio, specializzato nella produzione di parabrezza. Ora, a Salerno, si apre una fase di trattative sindacali, per poi giungere – secondo i piani della multinazionale – a un piano di dismissione vero e proprio. La crisi del vetro colpisce anche altre società impegnate nel settore, tanto che dei cinque impianti italiani nel corso degli ultimi mesi è stata decretata la chiusura dell'Agc di Salerno, ma anche la principale concorrente la Nsg (Pilkington) ha già fatto ricorso alla Cig a Porto Marghera.
Martedì 19 febbraio 2013
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