di Nicola Salati
SALERNO | Dopo le proteste di ieri sotto il palazzo comunale da parte degli ambulanti che si vedrebbero sfrattati dal sottopiazza della Concordia per tutto il periodo estivo poiché la zona è stata destinata all’Arena del Mare, arrivano le precisazioni del Comune.
I MOTIVI DELLA DECISIONE | «In una nota diffusa questa mattina si legge: «Negli incontri presso questa Prefettura del 4 e del 5 giugno, vi è stata piena disponibilità sia da parte dell’amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore comunale Franco Picarone, dal dirigente comunale Elvira Cantarella e dall’architetto Enzo Napoli dell’Ufficio di staff del sindaco, che da parte del Prefetto e del Questore, ad ascoltare le ragioni e le richieste dei rappresentanti degli ambulanti italiani e delle comunità straniere (senegalesi e bengalesi) ospitate in Città, che operano nel mercatino etnico del sottopiazza della Concordia. L’amministrazione comunale di Salerno ha deciso per questa stagione estiva, di concerto con l’Autorità Portuale, di collocare l’Arena del Mare nel sottopiazza della Concordia, luogo che già in passato aveva ospitato siffatta struttura, dal 15 giugno al 15 settembre. La decisione assunta risponde all’esigenza di dare centralità agli eventi estivi teatrali, culturali e spettacolari, nell’ottica di mantenere e consolidare, anche nel periodo estivo, il ruolo di città turistica che sempre più Salerno va assumendo».
MERCATO E ARENA NON POSSONO COESISTERE | «Questa decisione – prosegue la nota - non ha consentito al Comune di rispondere positivamente alla richiesta delle comunità Senegalese e Bengalese di autorizzare il mercato etnico nel sottopiazza per la stagione estiva corrente. Dopo aver effettuato tutte le verifiche tecniche, anche presso l’Autorità Portuale, si è dovuto constatare che le due iniziative (Arena e Mercato Etnico) non possono coesistere nel sottopiazza per ragioni di sicurezza. In alternativa, è stata individuata, anche in via sperimentale per 15 giorni, l’area adiacente al parcheggio del Grand Hotel Salerno, facilmente accessibile, che corrisponde alla parte pavimentata della Foce dell’Irno, chiaramente messa in sicurezza e attrezzata (delimitazione con new jersey a bordo del fiume, illuminazione adeguata, pulizia ed anche iniziative di comunicazione e cartellonistica, nonché disponibilità ad ipotizzare iniziative ed eventi). Peraltro tale area è stata richiesta più volte, anche per mercatini tematici, da altre associazioni».
IL RIFIUTO | «Questa ipotesi – rivela il Comune - è stata rifiutata dagli interessati. È stato richiesto di avanzare una ulteriore proposta, anche questa non accettata (era stata individuata l’area del lungomare Marconi, di fronte alla Caserma Angelucci che già ospita regolarmente manifestazioni fieristiche), dopo la consultazione dei rappresentanti con gli operatori del mercato riuniti in assemblea. È stato ribadito il principio che l’amministrazione comunale assume decisioni in piena autonomia all’insegna del perseguimento di fini di carattere generale. È stato anche sottolineato che integrazione significa buon senso e disponibilità al dialogo, anche da parte delle comunità ospitate. Si auspica - conclude la nota del Comune - un ripensamento delle decisioni assunte in seno alle comunità interessate e la disponibilità a prendere seriamente in considerazione le ipotesi prospettate dall’amministrazione comunale, naturalmente all’insegna di comportamenti rispettosi della legalità e della pacifica convivenza, come peraltro è sempre stato».
Giovedì 6 giugno 2013
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