di Nicola Salati
SALERNO | Domani il Tar è chiamato a decidere sullo scontro Pasquino-Lenzi-Caldoro che ha caratterizzato i giorni passati e relativo alla nomina del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ruggi d’Aragona di Salerno.
LA POSIZIONE DEL RETTORE | Pasquino insiste che già all’atto della prima nomina di Lenzi il governatore Caldoro avrebbe dovuto consultarlo perché esisteva di fatto la Facoltà di Medicina. L’altro aspetto è relativo a fatti più recenti ed è contro il decreto con il quale la Regione ha mantenuto in carica Lenzi nel ruolo di direttore generale. Su questo le parti si sono già confrontate più volte dinanzi allo stesso Tar, che ha fissato il merito per domani. Mentre sull’incarico di mediazione che il Tar aveva affidato al Prefetto c’è stato un decreto del Consiglio di Stato che lo ha ritenuto inidoneo, legittimando la permanenza in carica del manager Lenzi e la procedura seguita dal governatore Caldoro.
I SINDACATI | «Le organizzazioni sindacali della Dirigenza medica dell'Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno, prendono le distanze da quanto espresso nel documento a firma di alcuni direttori di Dipartimento dell'Azienda e di cui si è appreso la notizia sui quotidiani del 4 giugno non condividendone né il metodo né i contenuti». Così inizia la missiva firmata dalla Cimo-Asmd, dall’Anaao-Assomed, dalla Cgil e dalle Rsu aziendali sulla posizione assunta dai direttori di Dipartimento in merito alla vertenza relativa all’Azienda ospedaliera salernitana.
ESAURITO MANDATO | «Premesso che i Direttori di dipartimento – si aggiunge nella missiva - hanno esaurito il loro mandato (addirittura qualcuno ha superato i due mandati previsti dalla legge), sebbene sia stato prorogato, non risulta agli scriventi che sia stata convocata alcuna assemblea o riunione di dipartimento che abbia avuto per oggetto le problematiche trattate dal predetto documento appreso dagli agli organi di stampa. Le organizzazioni sindacali della Dirigenza medica aziendale, in un momento tanto delicato, in cui è prevalente la preoccupazione di ottenere la nomina di una dirigenza completa e stabile e che abbia i pieni poteri per risolvere i gravi problemi di organico e di assistenza sanitaria ai cittadini, ritengono del tutto inopportuna qualsiasi presa di posizione che rischia soltanto di inasprire i toni e di generare ulteriore confusione di ruoli e competenze nel conflitto istituzionale e politico che sta danneggiando l'Azienda e quindi i cittadini».
LA REALTÀ | «La realtà del Ruggi, - prosegue la nota - come Azienda ospedaliera integrata con l'Università, è ineluttabile, continuare le polemiche con gli universitari, coinvolgendo in esse anche gli studenti, è una strategia che allontana le prospettive di integrazione regolamentata che è, invece, necessaria per dare al territorio salernitano un polo assistenziale integrato alla ricerca più qualificato e funzionale. La speranza dei sindacati aziendali è di ottenere una convergenza di interessi e comportamenti verso una rapida e piena realizzazione del progetto Azienda Ospedaliera Universitaria del Ruggi che richiede ancora impegno, sacrificio e tanto buon senso».
Mercoledì 5 giugno 2013
© Riproduzione riservata
832 visualizzazioni