di Nicola Salati
SALERNO | Otto tifosi della Salernitana sono stati arrestati ieri al termine della partita di Aprilia. Per tutti loro stamattina si terrà il processo per direttissima. Altri dieci sono stati denunciati. L’accusa è il possesso di mazze, caschi, bombe carta e altri oggetti ritenuti contundenti e pericolosi per l’ordine pubblico. È l’amaro epilogo della trasferta di quasi mille sostenitori granata allo stadio Quinto Ricci. La polizia ha fermato a fine gara 18 sostenitori provenienti da Salerno a seguito di una perquisizione che ha interessato diversi veicoli parcheggiati all’esterno dell’impianto pontino. In un pullmino è stato ritrovato quello che gli inquirenti laziali hanno definito un «piccolo arsenale»: bastoni, petardi, caschi e razzi da barca. Oggetti contundenti sono stati ritrovati anche su due autovetture: le persone che viaggiavano a bordo di questi veicoli sono state deferite. Hanno, invece, trascorso la notte nella caserma di Cisterna di Latina 8 supporters che avevano raggiunto Aprilia sul mini-van che ha attirato l’attenzione dell’ingente servizio d’ordine predisposto dalla locale Questura. Uno dei passeggeri è minorenne e per lui è scattata soltanto una denuncia.
RINVENUTE MAZZE IN UN AUTOGRILL | Le forze dell’ordine hanno, inoltre, rinvenuto in un’area di servizio della Pontina, a pochi chilometri dallo stadio Quinto Ricci altre 20 mazze di cui presumibilmente altri tifosi si sarebbero liberati. Tutti gli oggetti contundenti sarebbero serviti nel caso in cui si fossero materializzati i timori della vigilia. La gara Aprilia-Salernitana, infatti, nasceva con una forte preoccupazione: il rischio che, in concomitanza con la sosta del campionato di serie A, tifosi della Lazio avrebbero potuto intercettare i sostenitori granata per «vendicare» gli incidenti verificatisi la scorsa estate in occasione dell’amichevole dell’Arechi. Tra gli arrestati ci sono alcuni giovanissimi, due appena maggiorenni, altri poco più che 20enni.
«NO ARTICOLO 9» | Il fermo di questi tifosi ha macchiato l’esodo del pubblico salernitano ieri ad Aprilia. Erano quasi mille i tifosi che hanno fatto sentire la squadra di Perrone come a casa. In 900 hanno preso posto nel settore ospiti dietro lo striscione «No articolo 9» che contesta la vigente Tessera del Tifoso. Durante la gara è stata ricordata anche la figura di Pietro Mennea, indimenticato campione dello sport italiano che fu direttore generale granata per un anno. Era andato tutto alla perfezione: il gran tifo della Curva Sud, l’abbraccio finale con la squadra per il buon pareggio ottenuto e i complimenti di patron Mezzaroma che aveva ringraziato la folla per il seguito ed il sostegno. Poi, a fine partita, l’amara scoperta durante i controlli delle forze dell’ordine ed i 18 fermi. Per otto di questi tifosi questa mattina l’udienza per direttissima.
Lunedì 25 marzo 2013
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