Redazione Online
CAMEROTA | Sono stati denunciati dal Corpo Forestale dello Stato, S.S.G. di 51 anni, D.F. di 47 anni, responsabili di aver eseguito lavori abusivi senza le previste autorizzazioni, apportando una modifica dello stato dei luoghi e il deturpamento delle bellezze naturali nel comune di Camerota in due distinte località. Entrambe le operazioni, sono state accertate dal Comando Stazione Forestale di San Giovanni a Piro afferente al Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Vallo della Lucania.
PRIMO ABUSO | Nel primo caso, le giubbe verdi a seguito di un esposto, all’interno di un piazzale adibito al parcheggio di sosta camper, hanno accertato in via Comite alla frazione Marina in agro del comune di Camerota, la realizzazione di terrazzamenti in calcestruzzo e di manufatti adibiti a servizi wc e docce su un’area di circa mq 500. Che, dai successivi accertamenti e, grazie all’ausilio del tecnico convenzionato incaricato dall’Ufficio Urbanistica del comune di Camerota, si appurava che l’intervento era stato eseguito abusivamente senza aver acquisito nulla osta e/ autorizzazioni dell’Ente Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni e della Soprintendenza. Accertato l’abuso, le giubbe verdi, per prevenire ulteriori modifiche abusive dello stato dei luoghi ponevano sotto sequestro penale l’area e i manufatti.
SECONDO ABUSO | In località Ciglioto sempre in agro di Camerota, durante un giro di controllo del territorio lungo la strada provinciale 66, a monte della strada, gli agenti notavano un accesso ad un oliveto costituito da una pista in terra battuta che dalla strada si addentrava all’interno dell’uliveto. Nel corso del sopralluogo, si appurava che la pista in terra battuta larga m 3 e lunga m 110, di collegamento tra il fabbricato rurale con il taglio del muro in pietra di confine e conseguente apertura di un accesso di m 3 alla strada provinciale, era stata realizzata senza il rilascio del permesso a costruire e del nulla osta dell’Ente Parco. Accertata la totale illegittimità dei lavori, in entrambi i casi, le Giubbe Verdi, denunciavano alla competente Autorità Giudiziaria di Vallo della Lucania, i due trasgressori, i quali dovranno rispondere per il reato di abusi edilizi, alterazione e modifica dello stato dei luoghi e deturpamento di bellezze naturali in zona sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale e contemplati nell’area Protetta del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni.
Venerdì 10 maggio 2013
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