Vallo della Lucania | parco nazionale del cilento, vallo di diano e degli alburni
Il sindacato: «Calpestati i diritti dei lavoratori dell'Ente»
di Nicola Salati
VALLO DELLA LUCANIA | «La misura è colma». Così inizia la lettera spedita in queste ore all'attenzione del neo ministro all'Ambiente Andrea Orlando dalla Usb di Salerno. La missiva arriva dopo più di un anno di assemblee sindacali, riunioni, nonché diffide a garanzia dei diritti dei dipendenti del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
LA LETTERA | È una richiesta di risposte concrete che ora Angelo De Vita, direttore dell'Ente Parco non potrà ignorare: «L'Usb – si legge nella nota - è consapevole che i problemi negli Enti Parco non mancano, soprattutto vista la grave congiuntura economica ma è pur vero che, nella gestione politica di un bilancio milionario, l’interesse primario e generale della funzione sociale dell’Ente Parco non può concretizzarsi senza il rispetto dell’equità e della trasparenza dovuto ai lavoratori».
LA VERTENZA | I 37 dipendenti dell'Ente sono in attesa di un contratto integrativo da anni. L'ultimo contratto aziendale, infatti, fu firmato dall'allora direttore Domenico Nicoletti e si riferisce al periodo 1998-2001. Oggi, ad oltre un anno dalle elezioni delle nuove Rsu, dopo solo un paio d'incontri con le quattro organizzazioni sindacali rappresentative, la Direzione dell’Ente Parco del Cilento e Diano, non ha più convocato il Tavolo della contrattazione, né ha inviato alcuna comunicazione ai sindacati e alle Rsu elette dai lavoratori. A ciò si aggiungono molti altri problemi, ancora irrisolti, segnalati più volte dai dipendenti all'amministrazione dopo lo svolgimento delle assemblee sindacali.
IL COMMENTO DI USB | «La misura è colma. L'Unione Sindacale di Base chiede – si legge in una nota - pertanto al ministro Orlando di esercitare la sua funzione di controllo e vigilanza ministeriale sull’Ente Parco del Cilento e, in caso di ulteriore inerzia, la sostituzione del direttore De Vita con un commissario ad acta. L'Unione Sindacale di Base ritiene che sia l'ora delle risposte e che il personale dell'Ente Parco, al pari di quello di tutti gli altri Enti pubblici non economici, debba vedere rispettati tutti i suoi diritti così come previsto dalla legge e dai contratti nazionali».
Giovedì 2 maggio 2013