Futani | ieri incontro operai, sindacati e uncem alla comunità montana bussento
Nel mirino dei lavoratori un emendamento che precarizza il lavoro
di Nicola Salati
FUTANI | La Regione nel votare il bilancio non deve approvare nessun emendamento che riguardi una modifica sostanziale della forestazione. La richiesta, scritta in un documento ufficiale, è stata avanzata ieri mattina nel corso di un’affollata assemblea che si è tenuta presso la sede della Comunità Montana «Bussento, Lambro e Mingardo» a Futani.
L’UNCEM | «Oggi siamo convinti più che mai che la legge 11/96, non va riformata a pezzi, - ha detto Vincenzo Luciano vicepresidente Uncem Campania nel suo intervento - ma nel suo complesso in tavoli propri e condivisi. Pertanto, chiediamo al Governo regionale ed a tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale di stralciare ogni riferimento alla forestazione e di aprire subito il tavolo per la riforma del settore. Siamo vicini a tutti i lavoratori in lotta, che da più parti sostengono tali posizioni ed assicuriamo che intensificheremo, in queste ore, il nostro lavoro per scongiurare tale ulteriore colpo».
I SINDACATI | All’incontro presenti pure gli amministratori locali con in testa i presidenti della Comunità Montana ospitante, Cristoforo Cobucci, e dell’Alento-Montestella, Emanuele Malatesta, e i rappresentanti provinciali e regionali delle organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl e Snaf): «Il rischio – ha fatto presente Giovanni De Marco segretario provinciale dello Snaf/Fna – è che venga messa la fiducia al bilancio e quindi si venga ad approvare un emendamento storpiante la normativa sul lavoro visto che i lavoratori a tempo indeterminato passano a 181 giornate annue, mentre quelli a tempo determinato rischiano di vedersi esclusi da un possibile rinnovo contrattuale».
PROTESTA A NAPOLI | Da Futani l’appuntamento è stato poi dato a Napoli, per lunedì pomeriggio alle 14.30, quando il consiglio regionale si riunisce per iniziare a discutere del bilancio. Nel frattempo i lavoratori presenti ieri mattina, e che saranno dinanzi al palazzo della Regione, hanno contestato le organizzazioni sindacali chiedendo un’azione più incisiva nei confronti della Regione: «Vogliamo sapere per certi – hanno ribadito – quale sarà il nostro futuro: basta con il buonismo dimostrato fino ad ora».
Venerdì 12 aprile 2013