Pontecagnano Faiano | corpo ritrovato dai carabinieri lo scoro 27 maggio
Le accuse a loro carivo sono omicidio e occultamento di cadavere
PONTECAGNANO | La Procura della Repubblica di Salerno ha chiuso le indagini ed ha chiesto al gip il rinvio a giudizio dei due assassini Mikail Kravez, 33 anni, e Stefan Karbovskyy, 40 anni, che uccisero, lo scorso 27 maggio, un rumeno nei pressi dell’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi. L’accusa nei confronti dei due ucraini è omicidio e occultamento del cadavere di Petrica Ifrim, 48enne, rumeno assassinato a badilate in un canneto per cento euro di rame.
IL RITROVAMENTO | I carabinieri ritrovarono un corpo esanime, mezzo seppellito in una profonda buca scavata alla meno peggio. A guidarli sul posto il fratello della vittima allarmato per quell’assenza di più di due giorni del congiunto. Ifrim, in Italia da circa cinque anni, era un muratore, residente a Pontecagnano dove abitava anche il fratello Joan. Le profonde ferite che presentava al volto non lasciavano dubbi sulla natura della morte. I due carnefici ucraini non avevano fatto però i conti con la determinazione degli investigatori del Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Salerno e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Battipaglia e dei magistrati della Procura salernitana, diretta da Franco Roberti, che si sono occupati del caso. Meticolosa la ricerca tra gli extracomunitari senza fissa dimora, intercettati e foto segnalati ad uno ad uno.
LE INDAGINI | Ogni fermato ha aggiunto una tessera a quel difficile mosaico che dopo un pò ha portato a dare un volto prima ed un nome poi ai due assassini. Il tutto supportato da una certosina ricerca di ogni indizio sul campo, condotta anche con l’utilizzo, per la prima volta nell’ambito della provincia salernitana, di cani molecolari, addestrati cioè alla ricerca delle molecole lasciate sul terreno da ciò che si ricerca. Attività questa che ha permesso di stabilire esattamente dove l’uomo è stato ucciso ed il percorso attraverso il quale è stato trascinato sino alla buca dove è stato poi sepolto. Quindi la piena confessione di uno dei due permesso di chiudere il caso.
Martedì 9 aprile 2013