Futani | venerdì l'esame autoptico: si cercheranno di chiarire gli elementi non chiari
Avvisi di garanzia notificati ieri a sette medici e quattro infermieri
di Nicola Salati
FUTANI | Sono stati notificati ieri a sette medici e quattro infermieri dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania gli avvisi di garanzia emessi dalla procura vallese che indaga per la morte del 17enne Giuseppe Curto di Futani deceduto nella notte tra mercoledì e giovedì mentre era in sala operatoria. Uno dei provvedimenti è a carico del sindaco di Vallo della Lucania, Antonio Aloia, cardiochirurgo in servizio al San Luca. A sorpresa, però, spunta anche il nome del medico che ha accompagnato il 16enne in ospedale dopo avergli fatto un’ecografia dalla quale si evinceva la presenza di liquidi alla gola: Luciano Trivelli. Gli altri indagati sono: Bartolo Fusco, Antonio Passaro, Corrado De Martino, Anna Rosa Orlando, Natascia Vargas, Flavio Marrocco, Teresa Giuliani, Biagio Liccarolo e Antonio Polcaro.
L’AUTOPSIA | Per conoscere la verità sul decesso, bisognerà quindi attendere l’autopsia che verrà effettuata venerdì, alle 12, dal medico legale Luigi Mastrangelo incaricato dal sostituto procuratore Valeria Palmieri la quale conduce l’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania e coordinata dal procuratore capo Giancarlo Grippo. L’avvocato della famiglia Curto, Antonello natale, ha invece nominato come medico legale Giuseppe Consalvo.
ELEMENTI NON CHIARI | Dopo il sequestro della cartella clinica, operata subito dopo la denuncia del ragazzo, ora vengono valutati diversi elementi apparentemente meno chiari. Dopo un primo controllo presso il medico di famiglia ecco che la zia del giovane aveva preferito far visitare il nipote da uno specialista a Montano Antilia che avrebbe sospettato una pericardite, ovvero un’infiammazione della membrana esterna del cuore, con la probabile presenza di un linfonodo al collo.
LA MORTE | Vista la gravità della situazione ha accompagnato il ragazzo al «San Luca» per farlo immediatamente ricoverare quando erano da poco trascorse le 18. Dopo un’ora, secondo le ricostruzioni dei familiari, che dovranno essere vagliate dagli inquirenti, sarebbe stato sottoposto ad un primo intervento consistente nell’asportazione del muco presente nella gola. Riportato in corsia avrebbe avvertito un malore, forse un accenno di arresto cardiaco, e, successivamente, verso le 22, peggiorando il quadro clinico, sarebbe stato sottoposto a un altro intervento. Ma il 17enne è deceduto, forse tra le 1 e le 2 della notte.
Mercoledì 3 aprile 2013