Salerno | operazione dei poliziotti della divisione anticrimine della questura

Denunciato un cittadino di Matera per truffa

Vende telefono su internet, ma non consegna l'oggetto dopo pagamento

di Nicola Salati

Vende telefono, ma non consegna oggetto
Vende telefono, ma non consegna oggetto

SALERNO | Denunciato dai poliziotti, della Divisione Anticrimine della Questura di Salerno, per truffa un della provincia di Matera, identificato per C. L., di 30 anni. L’indagine è stata avviata in seguito alla denuncia presentata in Questura da una ragazza salernitana che, dopo aver pubblicato un annuncio su un noto sito web di compra-vendite online relativo all’acquisto di un particolare modello di telefono cellulare, veniva contattata dalla persona denunciata che proponeva alla vittima l’acquisto del telefono.

IL CONTATTO | La ragazza veniva contattata tramite e-mail e anche mediante utenza telefonica mobile dal venditore, per stabilire le modalità di pagamento da effettuarsi in anticipo rispetto alla spedizione dell’oggetto della transazione. Il lestofante per rassicurare la vittima della truffa le inviava anche copia di una carta d’identità.

LA TRUFFA | La giovane, fidandosi del venditore, come pattuito, provvedeva a pagare su carta Postepay la somma di 125 euro quale acconto per l’acquisto del cellulare. Il venditore virtuale, che avrebbe dovuto inviare il telefono all’acquirente per ricevere poi il saldo, non provvedeva alla spedizione chiedendo ancora un’altra somma quale acconto per poter poi provvedere alla spedizione. La ragazza, pur di ottenere l’oggetto del desiderio ed avendo già effettuato un primo pagamento, provvedeva ad inviare anche la ulteriore somma richiesta ma, col passare del tempo, non ricevendo il telefono cellulare acquistato, si rendeva conto di essere stata truffata e si recava in Questura per sporgere denuncia nei confronti dell’ignoto malfattore.

LE INDAGINI | Le indagini dei poliziotti salernitani sono state condotte con molta cura sia per identificare l’utenza mobile da cui la vittima del raggiro era stata contattata, sia per risalire al titolare della carta Postepay ricaricata. Gli agenti della Polizia di Stato, inoltre, hanno svolto accertamenti informatici sul computer utilizzato per la transazione telematica nonché sulla fotocopia della carta d’identità che era stata inviata alla ragazza salernitana dal truffatore e che risultava oggetto di denuncia di smarrimento. Il cerchio delle indagini si è così stretto intorno all’identità di C.L. che, tra l’altro, annovera a suo carico diversi precedenti per reati contro il patrimonio, per detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti e che è destinatario della misura di prevenzione personale dell’avviso orale.

LA PERQUISIZIONE E LA DENUNCIA | La perquisizione effettuata dai poliziotti presso l’abitazione di C.L., infine, ha consentito agli agenti operanti di trovare e sequestrare numerose apparecchiature informatiche che plausibilmente potrebbero essere state utilizzate per portare a termine altri raggiri telematici nei confronti di ignari cittadini, fruitori dei servizi di e-commerce in internet.

Mercoledì 27 marzo 2013