Capaccio | stava scavando una tomba del v secolo all'interno degli scavi archeologici

Arrestato un tombarolo a Paestum

Un giovane di 25 anni è stato invece arrestato per estorsione

di Nicola Salati

Antonio De Rosa con gli strumenti sequestrati dai carabinieri
Antonio De Rosa con gli strumenti sequestrati dai carabinieri

CAPACCIO | I terreni nei pressi l’antica città di Paestum sono, spesso, meta di malintenzionati che, nottetempo, cercano di trafugare i reperti archeologici presenti nelle tombe. Anche questa volta, però, le loro intenzioni non sono andate a buon fine. I carabinieri della Compagnia di Agropoli hanno tratto in arresto Antonio De Rosa, 57enne di Castellamare di Stabia, già conosciuto alle forze dell’ordine per reati specifici, con l’accusa di tentato furto aggravato e violazione in materia di ricerche archeologiche di beni culturali. Durante la notte i militari della Stazione di Capaccio Scalo hanno sorpreso due uomini che, armati di picconi e vanghe, avevano portato alla luce della luna una tomba risalente al V secolo a.C.. Alla vista degli uomini in divisa, i due hanno provato a scappare ma uno, identificato successivamente in Antonio De Rosa, è stato raggiunto. Il tempestivo intervento ha permesso che il materiale archeologico presente all’interno della tomba non fosse trafugato per poi essere immesso nel mercato nero. Visti gli elementi a suo carico, Antonio De Rosa è stato tratto in arresto e tutto il materiale utilizzato per lo scavo è stato sottoposto a sequestro. A seguito di giudizio direttissimo, l’arresto operato è stato convalidato e Antonio De Rosa, che ha patteggiato la pena, è stato rimesso in libertà.

Cosimo Caloia
Cosimo Caloia

ESTORSIONE, ARRESTATO GIOVANE | Nel pomeriggio di ieri invece i carabinieri della Compagnia di Agropoli hanno tratto in arresto Cosimo Caloia, 25enne di Capaccio, con l’accusa di estorsione e furto. Si conoscevano da diversi anni, lui e la vittima, un uomo di 47 anni, e alcune volte si sono scambiati favori sessuali. Ieri, però, l’incontro non è stato tra i più felici. Caloia, forse a causa di un rifiuto, ha minacciato il 47enne di raccontare tutti i loro incontri privati alla sua famiglia chiedendo del denaro in cambio del suo silenzio. Non contento della somma di 20 euro consegnatagli, Caloia ha perseverato nelle sue minacce e ha raggiunto il 47enne nel centro abitato di Capaccio Scalo, che nel frattempo aveva cercato di allontanarsi. Quest’ultimo, quasi esasperato dalle vessazioni e dalle minacce subite, ha mostrato a Caloia il portafogli con all’interno 30 euro. Approfittando del momento di distrazione, Caloia è riuscito a sottrarre il denaro, allontanandosi subito dopo. La scena non è sfuggita ai militari di Capaccio Scalo, poco distanti, mettendosi subito all’inseguimento del 25enne. Contattato il magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Salerno e visti gli elementi a suo carico, Caloia è stato dichiarato in stato di arresto e, dopo le operazioni di foto segnalamento, tradotto presso la propria abitazione al regime degli arresti domiciliari.

Sabato 23 marzo 2013