Salerno | dibattito interno al centrodestra con un finale a sorpresa
Rottura con Fratelli d'Italia, ora l'ente guidato da Iannone rischia
di Nicola Salati
SALERNO | Rottura tra il Pdl e Fratelli d’Italia, con l’uscita dalla maggioranza della Provincia da parte dei consiglieri che fanno riferimento al gruppo di Berlusconi. Una giornata caotica quella di oggi vissuta all’interno del centrodestra. Alla base dello scontro ci sono i rapporti tesi tra i due partiti e anche le vicissitudini tra i rispettivi leader. Con Edmondo Cirielli che nel corso della campagna elettorale ha duramente attaccato Mara Carfagna. Che, dal canto suo, ha sempre preferito evitare commenti diretti
LA NOTA DEL PDL | La nota del partito berlusconiano è di poche righe. Sostenuta anche da Mara Carfagna e dal coordinatore regionale Francesco Nitto Palma. «I consiglieri provinciali di Salerno del Pdl, d’intento con il commissario provinciale Mara Carfagna ed il coordinatore regionale del partito Nitto Palma - è evidenziato nella nota - verificata la rottura unilaterale dei rapporti politici di Fratelli d’Italia con il Pdl, annunciano l’uscita dalla maggioranza con conseguente ma responsabile collocazione all’opposizione». A firmare sono i consiglieri Pasquale Aliberti, Ludovico Buonomo, Mimmo Di Giorgio, Massimo D’Onofrio, Giuseppe Zitarosa ed Enzo Paolillo. Analogo tono ha il comunicato del Pdl per Cava dei Tirreni e Sarno: anche qui berlusconiani all'opposizione.
QUELLA DI FRATELLI D’ITALIA | «Fratelli d'Italia non ha rotto alcun rapporto con il Pdl che si assume irresponsabilmente il ruolo di sabotatore di Amministrazioni del centrodestra a guida Fdi, elette dal popolo. Questa è la conferma delle minacce politiche che il commissario provinciale Mara Carfagna ha lanciato in campagna elettorale, con la richiesta di riequilibrio nelle Giunte, cioè più poltrone, che abbiamo già bollato come un vecchio modo di fare politica». Lo dichiara Romano Ciccone, responsabile organizzativo di Fratelli d’Italia Salerno. «D'altro canto – continua - non si riesce a dare altra lettura delle rotture unilaterali di Sarno, Cava dei Tirreni e della Provincia, senza, peraltro, l'apertura di alcun tavolo provinciale dove discutere di quali problemi dei cittadini queste amministrazioni non stanno risolvendo o stanno affrontando male. Se ci sarà – conclude - un confronto serio e programmatico nell'interesse delle comunità amministrate, non ci sottrarremo. Certo, non cederemo a ricatti poltronistici».
LA SORPRESA DI IANNONE | C'è sorpresa nelle parole del presidente della Provincia Antonio Iannone: «Apprendo ora di questa situazione - dice - non ne sapevo nulla. Sono tranquillo a lavorare perché la mia missione è operare per l'ente. Non sto a seguire i balletti politici. Sono fermo a notizie giornalistiche di qualche giorno fa e a quel documento che il Pdl ha inviato a Crosetto, La Russa e Meloni. Io non ho avuto alcuna richiesta di confronto o incontro. Sono fermo sulla linea che mi è stata affidata dal consiglio provinciale e su un programma politico che stiamo portando avanti. Se qualcuno ci ha ripensato, possono andarsi a dimettere e così andiamo tutti a casa».
Mercoledì 20 marzo 2013