Sala Consilina | operazione della guardia di finanza che denuncia tre persone
Gli imprenditori coinvolti operavano nel settore dei generi alimentari
di Nicola Salati
SALA CONSILINA | Tre persone denunciate per evasione fiscale alla Procura della Repubblica di Sala Consilina, oltre 15 milioni di base imponibile recuperata a tassazione, 3 milioni di imposta sul valore aggiunto evasa e 700 mila euro di imposta regionale sulle attività produttive non versata. Questo è il bilancio di una complessa azione ispettiva condotta dalla Guardia di Finanza di Sala Consilina, nell’ambito dei servizi di polizia economico-finanziaria per la repressione delle frodi fiscali e l’aggressione ai patrimoni illecitamente costituiti, che ha visto coinvolte quattro società di capitali, già operanti nel Vallo di Diano nel settore del commercio all’ingrosso di generi alimentari.
L’ATTIVITÀ FRAUDOLENTA | A carico dei tre imprenditori, di cui uno residente ad Atena Lucana e due originari dell’agro nocerino-sarnese, è stato accertato un particolare meccanismo di frode, attraverso il quale sono stati dapprima nascosti al fisco la maggior parte dei ricavi conseguiti negli anni 2008 e 2009, presentando dichiarazioni dei redditi infedeli per importi irrisori e, per l’anno 2010, addirittura omettendo la dichiarazione fiscale. Per completare l’azione fraudolenta, gli imprenditori indagati avevano anche avviato le procedure alla Camera di Commercio di Salerno necessarie per il trasferimento delle compagini societarie in Vilnius (Lituania) occultando o distruggendo, contestualmente, la documentazione amministrativo-contabile delle società. Tale stratagemma, predisposto per sviare i controlli ed evitare le pesanti sanzioni da parte dell’Erario, è stato smascherato dai finanzieri attraverso approfondite indagini di polizia giudiziaria e mediante gli accertamenti bancari e patrimoniali.
LE SANZIONI | Nei confronti dei tre responsabili, il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Sala Consilina ha disposto il sequestro preventivo per equivalente di beni e utilità per oltre un milione di euro. In esecuzione del citato provvedimento magistratuale, le Fiamme Gialle hanno già sottoposto a sequestro due immobili, autoveicoli, partecipazioni societarie oltre che depositi bancari e postali, proventi che l’autorità giudiziaria ha ritenuto direttamente connessi al profitto conseguito dalla frode fiscale perpetrata.
Martedì 19 marzo 2013