Ravello | i lavori sono stati curati da lina sabino e giovanni guardia
Opera di Barisano da Trani, voluta dal nobile Sergio Muscettola
RAVELLO | Mercoledì 20 marzo, alle 11.30 presso la sede comunale di Ravello, la Soprintendenza ai Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Salerno e Avellino presenterà il restauro della porta di bronzo del Duomo di Ravello, curato da Lina Sabino e da Giovanni Guardia. La porta di bronzo del Duomo di Ravello, insieme alle porte di Trani e di Monreale, è una delle opere più rilevanti di Barisano da Trani, che il nobile ravellese Sergio Muscettola, nel 1179 dona alla cattedrale della città, a conferma dell’intenso rapporto commerciale, politico e culturale del territorio costiero con la Puglia.
IL RESTAURO | Il delicato lavoro di restauro, realizzato dalla ditta Tudor Dincà di Roma, che ha richiesto operazioni ben più complesse di quelle che in prima istanza erano state ravvisate, è stato condotto con speciale attenzione e ha richiesto molteplici indagini conoscitive e specifiche analisi quantitative tramite fluorescenza non distruttive sul metallo, in quanto nel corso dei secoli la porta ha subito diverse manomissioni, tra cui lo spostamento di alcune formelle, con la conseguente modifica del programma iconografico originale concepito dall’autore. L’accurata opera di restauro inoltre, si è avvalsa dei preziosi contributi scientifici scaturiti dal convegno «Ad honorem dei. Il programma decorativo della porta di bronzo del Duomo di Ravello», tenutosi nel maggio del 2009, coordinato da Francesco Gandolfo, e il risultato finale ha restituito all’opera un nuovo ordinamento figurativo riportando un programma iconografico quanto più vicino e fedele all’originale, in grado di soddisfare le esigenze storico-filologiche.
IL PROGRAMMA | La presentazione del restauro verrà preceduta da un momento introduttivo di carattere istituzionale in cui interverranno Paolo Vuilleumier, sindaco di Ravello; Orazio Soricelli, Arcivescovo della Diocesi di Amalfi e Cava dei Tirreni; Gregorio Angelini, direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania; Maura Picciau, soprintendente ai BSAE per le province di Salerno e Avellino. Interventi a carattere squisitamente scientifico: «Testimonianze d’archivio sulla porta di Ravello» di Luigi Buonocore, direttore del Museo del Duomo di Ravello; «Tecnologia dell’officina pugliese del XII secolo» di Fabrizio Vona, soprintendente per il PSAE e il Polo Museale di Napoli; «Barisanus me fecit» di Antonio Iacobini, docente presso l’Università La Sapienza di Roma; «L’edizione critica della porta di Barisano a Ravello» di Francesco Gandolfo, già docente presso l’Università di Tor Vergata.
Venerdì 15 marzo 2013