Casal Velino | la polemica sull'approvazione di una serie di regolamenti
In una lettera: «Non c'è democrazia. È vero e proprio ostruzionismo»
di Nicola Salati
CASAL VELINO | L’opposizione diserta il Consiglio comunale e a Casal Velino si scatena la bagarre. La decisione di non prendere parte al consesso pubblico è stata giustificata dai consiglieri di opposizione (Daniele D’Aiuto, Luigi Lista, Giuseppe Pinto, Giovanni La Porta e Fabio Morinelli), a cui si è aggiunto il consigliere di maggioranza Filippo Bronzo, con una lettera aperta che è stata inviata anche al Prefetto di Salerno. Nella missiva, che è stata consegnata all’inizio del Consiglio che si è tenuto lo scorso 7 marzo, si legge: «Ormai non costituisce più una sorpresa la condotta dell’amministrazione comunale e del sindaco che la presiede; una condotta volta ad ostruire i legittimi diritti dell’opposizione».
MANZANZA DI DEMOCRAZIA| Quello che contestano i membri dell’opposizione è che «…la convocazione ha visto ben sedici argomenti all’ordine del giorno, tra i quali la maggior parte è costituita da regolamenti nuovi, mai discussi preliminarmente da alcuna commissione consiliare, né tanto meno inviati sufficientemente prima della convocazione del consiglio stesso». Per la minoranza questo è «…ostruzionismo che viene effettuato anche attraverso l’abuso del diritto o l’interpretazione forzata di poter convocare un consiglio almeno cinque giorni prima, così come prevede lo statuto comunale». Cinque giorni che non ci sono: «Infatti – aggiungono nel documento i componenti dell’opposizione – la convocazione ci è stata notificata sabato 2 marzo, con la successiva domenica e con il consiglio che si è tenuto il 7 marzo, non si è data la possibilità ai consiglieri di conoscere gli atti e le proposte da deliberare». La protesta dei consiglieri non si chiude qui perché «…nelle sedi opportune sarà analizzata la normativa e la giurisprudenza».
LA REPLICA IN CONSIGLIO | Ma il consiglio comunale si è comunque tenuto e per la precisione sono stati approvati tutti i punti all’ordine del giorno, escluso quello relativo al Piano delle valorizzazioni e dismissioni degli immobili di proprietà comunale. Nello stesso consesso il primo cittadino Domenico Giordano ha ribadito la legittimità degli atti garantendo che non si trattava di regolamenti ex novo, ma solo di integrazioni a discipline già conosciute.
Sabato 9 marzo 2013