Teggiano | rubati una collana e una fede d'oro. scardinati il cancello e il portone
Non è andato a buon fine il tentativo di asportare la statua
di Nicola Salati
TEGGIANO | Ancora furti nel Vallo di Diano. Questa volta i soliti ignoti sono entrati in azione a Teggiano ed Atena Lucana. A Teggiano i malviventi hanno messo a segno un furto sacrilego, in uno anche ad atti vandalici, all’interno del santuario di San Michele al Monte. Una collanina in oro ed una fede, sempre in oro. Questo il bottino dei ladri che hanno agito alle prime luci dell’alba di mercoledì scorso. I ladri hanno, dapprima, danneggiato l’impianto elettrico della struttura sacra pensando che la stessa fosse dotata di un sistema di antifurto e, successivamente, sono entrati all’interno del santuario scardinando, con un piede di porco, il cancello ed il portone d’ingresso del santuario. Una volta dentro hanno rubato i due oggetti in oro donati dai fedeli. Dopo di ciò hanno provveduto a rimuovere la statua di San Michele dalla sua nicchia originaria nella speranza, evidentemente, di rinvenire altri oggetti in oro. Prima di andare via, i malviventi hanno danneggiato alcune suppellettili ed una porta del salone interno del santuario. I ladri hanno agito indisturbati in quanto il santuario è ubicato in una zona collinare distante dal centro abitato. Sull’episodio indagano i carabinieri della stazione di Teggiano ai quali è stata sporta regolare denuncia da parte del parroco della cattedrale di Santa Maria Maggiore di Teggiano, don Giuseppe Puppo, reggente anche del Santuario di San Michele al Monte.
FURTO IN ABITAZIONE | L’altro furto è stato, invece, messo a segno ai danni di un’abitazione del centro cittadino di Atena Lucana. I ladri hanno agito intorno alle 18,30 dell’altro giorno. Sono entrati all’interno dell’abitazione di località Largo Braida forzandone, sempre con un piede di porco, un balcone laterale. Una volta dentro, i soliti ignoti si sono impossessati di alcuni monili in oro e di un computer portatile. Non si ferma, dunque, l’ondata di furti nel Vallo di Diano che continua ininterrottamente da diversi mesi malgrado i serrati e mirati controlli posti in essere dai carabinieri della Compagnia di Sala Consilina.
Venerdì 1 marzo 2013