Salerno | operazione condotta dai carabinieri del ros e dei comandi provinciali

Spaccio di droga e detenzione di armi

sono stati arrestate diciotto persone

La rete criminale avrebbe avuto pure contatti con il latitante Matrone

di Nicola Salati

La conferenza stampa di questa mattina
La conferenza stampa di questa mattina

SALERNO | I carabinieri del Ros, unitamente ai militari del comando provinciale di Napoli e Salerno, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 18 persone ritenute responsabili di cessione di sostanze stupefacenti, del tipo cocaina ed hascisc, e di armi e munizioni, sia da guerra che comuni da sparo.

L’OPERAZIONE | L’operazione, per la quale sono impegnati 120 carabinieri collaborati da unità cinofile, ha interessato le province di Napoli e Salerno ed in particolare l’area vesuviana. La misura cautelare è stata emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della direzione distrettuale antimafia partenopea.

ASSALTI AI FURGONI PORTAVALORI | La banda era specializzata negli assalti di furgoni portavalori il gruppo criminale sgominato dai carabinieri del Ros e dei comandi provinciali di Salerno e Napoli. Secondo gli investigatori, i membri della rete criminale avevano avuto in passato contatti col latitante Francesco Matrone, arrestato ad Acerno il 17 agosto del 2012.

GIRO DI ARMI | Il giro di armi era gestito da Ferdinando Cirillo, residente a Pompei, commerciante all'ingresso di legname ed ex carrozziere; dalle indagini condotte dai carabinieri è emerso che Cirillo costringeva pizzaioli e ristoratori dell'area di Pompei ad acquistare legna presso la sua attività, imponendo anche tassi usurai a piccoli imprenditori della zona.

LO SPACCIO DI DROGA | Per lo spaccio di droga la rete criminale si riforniva di quantitativi variabili di stupefacenti da Giovanni Antonio Vangone, elemento apicale del clan vesuviano Gallo-Limelli-Vangone; la droga veniva commercializzata attraverso una rete di acquirenti da Cirillo che era diventato il punto di riferimento per l'acquisto di armi da fuoco comuni e da guerra, in particolare fucili d'assalto, utilizzate per le rapine a furgoni portavalori dagli esponenti di un gruppo di rapinatori che agiva nel salernitano e nella zona vesuviana.

UN KALASHNIKOV | Negli assalti criminali è stato utilizzato un kalashnikov come in occasione della rapina avvenuta nel settembre 2011 a un furgone portavalori sotto la galleria del seminario a Salerno con bottino di 700 mila euro.

GLI ARRESTATI | Gli arrestati sono: Francesco Alfano di Pompei classe 1972; Giovan Battista Ametrano di Boscotrecase classe 1968; Vincenzo Arcamone di San Marzano sul Sarno classe 1962; Sabatino Auricchio di San Marzano sul Sarno classe 1962; Giuseppe Charo di Napoli classe 1986; Ferdinando Cirillo di Pompei classe 1960; Francesco Coppola di Poggiomarino classe 1966; Giuseppe Guastafierro di Boscoreale classe 1964; Pasquale Izzo di Scafati classe 1965; Maria Milone di Scafati classe 1970, già detenuta per altra causa; Raffaele Nappo di San Giuseppe Vesuviano classe 1969; Antonio Pagnano di Poggiomarino classe 1965; Marco Parlato di Sant’Egidio del Monte Albino classe 1980; Nicola Percuoco di Scafati classe 1956; Vincenzo Staffetta di Scafati classe 1964, già detenuto per altra causa; Giovanni Antonio Vangone di Boscotrecase classe 1952. Tutti gli arrestati sono stati associati alla casa circondariale di Poggioreale a Napoli, tranne Milone e Staffetta già in carcere nella casa circondariale di Fuorni a Salerno.

Lunedì 17 giugno 2013