Vallo della Lucania | secodno l'associazione condanne troppo miti per i medici
Giovannetti: «Non si tiene conto dell'evidenza della criminosità dell'ordine»
di Nicola Salati
VALLO DELLA LUCANIA | Impugnata la sentenza di primo grado del processo relativo alla morte di Francesco Mastrogiovanni da parte del Movimento per la Giustizia Robin Hood. La decisione di ricorrere in appello della Onlus è motivata dalle «condanne troppo miti dei medici e alla ingiustificata assoluzione degli infermieri. In particolare al fatto che gli infermieri avrebbero adempiuto ad un dovere (l'ordine dei medici), ritenendolo legittimo per errore di fatto ai sensi dell' art. 51, comma III, codice penale».
AVVOCATI SENZA FRONTIERE | Secondo il presidente di Avvocati senza Frontiere Pietro Palau Giovannetti si tratta «di una tesi che non tiene conto dell'evidenza della criminosità dell'ordine, che non tiene conto dell'obbligo di garanzia incombente sugli infermieri nei confronti dei pazienti ex art. 40, comma II, codice penale, che non tiene conto dello status professionale degli infermieri stessi». Secondo l’Associazione i punti sollevati nell'istanza prevedono però anche la richiesta di una diversa qualificazione giuridica del fatto in appello (omicidio preterintenzionale) e le aggravanti prevalenti sulle attenuanti, non equivalenti.
LE RIFORME | «Quello che chiediamo di riformare – aggiunge Palau Giovannetti – è la sentenza assolutoria emessa ex art. 530 c.p.p. al fine di sentire condannare gli infermieri; dare atto della sussistenza dell’ipotesi di reato di cui all’art. 584 c.p. e quindi disporre il rinvio degli atti al pm; per quanto attiene la posizione della dottoressa Anna Angela Ruperto dare atto delle ipotesi di reato di falsa testimonianza; per quanto attiene la posizione del dottore Michele Di Genio provvedere alla riquantificazione della pena riconoscendo le circostanze aggravanti prevalenti sulle attenuanti; condannare gli imputati per tutti i reati per cui sono stati chiamati in causa».
RICORSO IN APPELLO | Con il ricorso in appello il presidente si augura che «la Procura generale e lo stesso pm vogliamo appellare la sentenza per affermare le responsabilità penali anche per gli infermieri e più adeguate condanne ai medici che hanno provocato la atroce agonia e morte di Franco Mastrogiovanni».
Giovedì 6 giugno 2013