Agropoli | il nosocomio cilentano esce dalla rete dell'emergenza
Alfieri: «Presenteremo in breve tempo appello al Consiglio di Stato»
di Nicola Salati
AGROPOLI | Il Tar della Campania ha respinto il ricorso d'urgenza che il Comune di Agropoli ha presentato contro il provvedimento a firma del direttore generale Antonio Squillante che riguarda la chiusura dell’Ospedale Civile cittadino. La Camera di Consiglio, riunitasi stamattina, ha deliberato infatti la propria decisione dopo aver visionato la dettagliata relazione in ordine alle modalità operative del funzionamento della rete di assistenza alternativa.
LA SENTENZA | La deliberazione (n. 393 del 03/04/2013) aveva stabilito l’uscita definitiva del nosocomio dalla rete dell’emergenza. Ora l’ospedale si prepara a diventare un centro ambulatoriale ad indirizzo oncologico ed una struttura residenziale per cure palliative, con la chiusura del pronto soccorso e l’attivazione del Psaut.
L’AVVOCATO LENTINI | «Ci consulteremo già domani – spiega il legale dell’amministrazione Lorenzo Lentini – quando avrò modo di poter leggere le motivazioni della sentenza odierna del Tar. Un’altra strada praticabile, oltre al Consiglio di Stato, però, è quella di addivenire ad un accordo con l’Asl Salerno. Vedremo quale decisione prendere di concerto con il sindaco Alfieri».
LE PAROLE DI ALFIERI | «Immediato appello al Consiglio di Stato contro l’ordinanza del TAR. Rivolgo un forte invito ai parlamentari e ai consiglieri regionali ad intervenire per evitare questa sciagura che si sta abbattendo sulla città di Agropoli e su un territorio che in estate registra, secondo dati certificati, un milione di presenze. Non è il Tar che chiude l’Ospedale. Non si prende atto di un evento naturale, ma tutto ciò è la conseguenza di una volontà politica. Una volontà irresponsabile, violenta, cieca, priva di qualsiasi giustificazione anche in termini economici. Con una fredda e cinica logica matematica si tenta di strappare ad un territorio il diritto alla salute», questo il pensiero del primo cittadino agropolese Franco Alfieri.
Mercoledì 5 giugno 2013