Vallo della Lucania | comunità montana gelbisone e cervati: fondi paf
La minaccia della Regione dopo tre bozze non modificate adeguatamente
di Nicola Salati
VALLO DELLA LUCANIA | Potrebbe essere revocato entro breve tempo il finanziamento di 145.208,40 euro se la Comunità Montana Gelbison e Cervati non provvederà alla redazione del Piano di Assestamento Forestale per i Comuni di Vallo della Lucania, Cannalonga e Novi Velia. La minaccia, proveniente dalla Regione Campania, è contenuta in una nota che lo scorso 3 maggio l'Ente sovracomunale ha inviato all'Ente montano.
IL PAF | Il Paf può essere paragonato a un Piano Urbanistico Comunale e attraverso questo importante strumento di pianificazione gli enti proprietari del patrimonio boschivo attuano la conservazione delle foreste, l'incremento della produzione legnosa, la difesa del suolo, la prevenzione e la conservazione dei boschi dagli incendi e il miglioramento dei pascoli montani. In pratica il Paf è un utile strumento di sviluppo delle politiche economiche del territorio e siccome i tre Comuni fanno parte della Comunità Montana la sua redazione è affidata all'ente sovracomunale che nel 2005 ha ricevuto ben 145.208,40 euro per la realizzazione.
LE BOZZE | Ad oggi però sono state inviate tre bozze alla Regone e tutte e tre sono state respinte poiché i documenti sono stati ritenuti insufficienti in quanto mancavano delle prescrizioni dettate in materia dallo stesso ente regionale.
LA PRIMA | La prima bozza, si legge nella cronistoria effettuata dalla Regione, risale al 25 giugno dl 2008 (termine ultimo indicato per la consegna del Piano), ma il funzionario regionale ha invitato l'Ente montano a produrre le opportune modifiche.
LA SECONDA | A seguire la seconda bozza, modificata secondo le esigenze della Regione, è stata presentata l'8 ottobre 2010 ma il solerte funzionario regionale ha richiesto delle opportune integrazioni.
LA TERZA | A quel punto la Gelbison e Cervati ha provveduto a compilare una terza bozza che è stata inviata il 3 febbraio 2012 e siccome sono risultate ulteriori divergenze si è provveduto a effettuare un sopralluogo che ha portato all'ultima nota in cui, in undici pagine, si chiedono integrazioni e modifiche nelle parti riguardanti «la cartografia, le particelle, le classi economiche, i rilievi, la stima della provvigione della ripresa, il piano dei tagli e altre utilizzazioni».
FINANZIAMENTO | Nel caso in cui non c'è un'utile risposta in tempi brevi la Regione «è pronta a richiedere indietro – conclude il documento – il relativo finanziamento erogato con delibera di giunta regionale n.2141 del 26/11/2004» e il Cilento a perdere un'altra occasione di possibile sviluppo.
Sabato 1 giugno 2013