Vallo della Lucania | da stamattina operativi i nuovi uffici
Il Rotary Club chiede ai vertici dell'Ente di tornare indietro
di Nicola Salati
VALLO DELLA LUCANIA | Da questa mattina ufficialmente la sede del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano si sposta dagli Istituti Riuniti Monsignor Pinto in località Montisani presso il Centro Studi e Ricerche sulla Biodiversità da poco completato.
LA CONTESTAZIONE DEL ROTARY | Una decisione che ha scatenato notevoli polemiche negli scorsi giorni e che non si placano nemmeno oggi visto che il Rotary Club Vallo della Lucania-Cilento ha dato vita a una sottoscrizione per far recedere dalla decisione l’Ente Parco, così da non traslocare nemmeno provvisoriamente presso il Centro Studi: «È una decisione scellerata, – si legge nella nota che l’assemblea rotariana ha votato all’unanimità – auspichiamo, visto che la destinazione d’uso della struttura in località Montisani per la quale l’Unione Europea ha versato ben nove milioni di euro è completamente altra, che il Parco faccia un passo indietro. Infatti – continua la nota – questa struttura è uno dei presidi più importanti di sviluppo per l’intero Cilento e non si può stravolgere soprattutto in un momento così tragico per l’Italia e in particolare per i giovani che abitano il Cilento».
IL PRESIDENTE DI MAIO | Il presidente del Rotary Club Gerardo Di Maio, sulla falsariga di quanto nei precedenti giorni avevano fatto il sindaco di Castelnuovo Cilento Eros Lamaida e l’ex direttore del Parco Domenico Nicoletti, invita i dirigenti dell’ente sovracomunale a trasferire gli uffici «presso Palazzo Mainenti che è la sede istituzionale dell’Ente e che ormai è quasi completata».
IL DIRETTORE DEL PARCO | Sulle polemiche interviene l’attuale direttore del Parco Angelo De Vita che ha firmato al determina con cui da oggi si dà il via al trasloco presso la struttura in località Montisani: «Si tratta di un trasferimento momentaneo – puntualizza – e poiché il Centro è terminato e gli uffici del Parco si trovavano in affitto a piazza Santa Caterina abbiamo deciso per una questione di economicità fino al completamento effettivo di Palazzo Mainenti che resta la nostra sede e che è avviato all’ultimazione tanto che è in corso il quarto e ultimo lotto di lavori. Il nostro trasferimento presso il Centro Studi, tra l’altro occupiamo solo il 20 per cento dell’immobile, inoltre – conclude De Vita – dà il via ai progetti sulla biodiversità che anche prima della nascita di un’apposita struttura abbiamo sempre fatto».
Martedì 14 maggio 2013