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L'allarme di Volpe: «La Mingardina e la 430 il vero problema»

di Nicola Salati

Frane e smottamenti sulle strade cilentane mettono in pericolo la stagione estiva
Frane e smottamenti sulle strade cilentane mettono in pericolo la stagione estiva

CAMEROTA | La stagione turistica per il Cilento è sempre più a rischio. All’allarme lanciato negli scorsi giorni da Angelo Coda presidente dell’Unione delle associazioni turistiche del Cilento e Vallo di Diano, ora si accoda quello di Giuseppe Volpe presidente del Consorzio Turistico Cilento: «La stagione turistica è ormai alle porte se non già iniziata, e purtroppo dobbiamo lamentare la drammatica situazione in cui si trovano due importantissime arterie stradali che conducono i flussi turistici nel Cilento, e cioè la SP562 meglio conosciuta come Mingardina, e la SP430 che da Agropoli porta a Vallo della Lucania scendendo verso tutta la costa a sud».

LE STRADE INTERROTTE | Le vie di comunicazione restano il vero nodo: «Relativamente alla Mingardina – scrive in una nota Volpe – la sola corsia riaperta pone già oggi grosse problematiche di traffico, sia per i mezzi più grossi, che per il volume di autovetture spesso incolonnate in lunghe file di attesa del semaforo verde. Immaginiamo cosa potrà succedere da giugno in poi, con il previsto aumento del volume di traffico che determinerà disagi enormi al flusso turistico in arrivo». Più drammatica si presenta la situazione della sp 430: «La natura progressiva della frana – sottolinea Volpe - rende possibile anche un allargamento della voragine formatasi nella carreggiata, e quindi la chiusura definitiva dell’importantissima arteria stradale, che si ricorda essere l’asse principale di collegamento verso il Cilento costiero».

LA PROPOSTA | Quindi l’auspicio del presidente del Consorzio è che «ci sia una pronta e concreta risposta dalle Istituzioni Pubbliche, per non vanificare gli enormi sforzi che si stanno facendo per lo sviluppo turistico del Cilento, ma anche per non far crescere ulteriormente il generale clima di sfiducia che attualmente c’è e che complica ulteriormente la già grave crisi economica».

Mercoledì 24 aprile 2013

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