Sequestrato un cantiere abusivo in un hotel

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Amalfi | operazione della sezione navale della guardia di finanza

Sequestrato un cantiere abusivo in un hotel

Denunciati l'amministratore dell'hotel e il titolare della ditta

di Nicola Salati

La struttura alberghiera dove è stato rinvenuto il cantiere abusivo
La struttura alberghiera dove è stato rinvenuto il cantiere abusivo

AMALFI | I militari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Salerno, hanno sottoposto a sequestro parte di una nota struttura alberghiera della costiera Amalfitana, in località Spiaggia La Vite del Comune di Amalfi. La misura cautelare si è resa necessaria in quanto, presso un’area demaniale marittima in concessione alla struttura alberghiera, erano in corso di realizzazione lavori edili privi delle prescritte autorizzazioni.

IL SEQUESTRO | I finanzieri hanno individuato il cantiere abusivo grazie agli accurati e costanti controlli della costa effettuati dalle unità navali del Corpo. Nel caso specifico, un guardacoste della classe Buratti, unità di 22 metri fra le ultime in dotazione alla flotta della Guardia di Finanza che, grazie alle moderne dotazioni di bordo, ha individuato dal mare gli operai intenti al lavoro. Successivamente è intervenuta sul posto una pattuglia dello stesso Reparto navale, i cui componenti hanno compiuto i necessari riscontri e, quindi, hanno sottoposto a sequestro l’area di cantiere. I lavori consistevano nel riempimento di tratti di banchina con voluminose colate di calcestruzzo e nell’innalzamento di una parte del sovrastante solarium.

LE DENUNCE | Oltre ad interessare il demanio marittimo, i lavori abusivi in corso, riguardavano un’area ad alto rischio di dissesto idrogeologico, per la quale il Comune di Amalfi aveva già provveduto ad emettere un’ordinanza di totale interdizione a causa del rischio frane. Deferiti alla competente autorità giudiziaria l'amministratore del complesso alberghiero ed il titolare della ditta esecutrice che dovranno rispondere dei reati di danneggiamento e deturpamento ambientale, oltre alle connesse violazioni in materia urbanistica, paesaggistica e demaniale. Gli abusi sono stati commessi all'interno del Parco Regionale dei Monti Lattari riconosciuto dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità.

Mercoledì 24 aprile 2013

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