Lotta alle scommesse illegali, sequestri

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Giffoni Valle Piana | la guardia di finanza contro il gioco clandestino

Lotta alle scommesse illegali, sequestri

Videopoker nel mirino, ma pure due agenzie di scommesse estere

di Nicola Salati

La Guardia di Finanza contrasta il giorco d'azzardo
La Guardia di Finanza contrasta il giorco d'azzardo

GIFFONI VALLE PIANA |Nell’ambito delle iniziative programmate dal Comando Provinciale di Salerno a presidio della legalità e a contrasto del dilagante fenomeno delle scommesse clandestine e del gioco d’azzardo, i baschi verdi del Gruppo di Salerno hanno sequestrato in Giffoni Valle Piana tre apparecchi videopoker, un apparecchio Totem ed un apparecchio da intrattenimento illecito, denunciando a piede libero il responsabile.

LA PERQUISIZIONE | Il terminale Totem, dall’aspetto molto simile ai comuni apparecchi da intrattenimento, era in realtà un congegno collegato ad internet che consentiva l’accesso da remoto alla raccolta a distanza di giochi presenti sulla rete. Esso differisce dagli apparecchi regolari per la presenza di un lettore ottico di banconote e di una card munita di microprocessore. Durante il controllo sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro anche tre videopoker classici, apparecchi divenuti illegali dal gennaio 2004, quando la legge Finanziaria sancì il divieto assoluto di riproduzione delle regole del poker nei videogiochi, stante l’elevata pericolosità sociale di questa tipologia di intrattenimento.

SEQUESTRO CENTRO SCOMMESSE | Sempre i baschi verdi del Gruppo di Salerno hanno sequestrato in città un centro scommesse illegale, denunciando a piede libero sia il titolare, sia l’avventore scommettitore. L’attività di accettazione, raccolta e gestione delle scommesse veniva attuata dal personale dell’agenzia in assenza di qualsivoglia autorizzazione. Tali scommesse venivano poi convogliate a favore dell’allibratore estero Planetwin365 che le gestiva dalla propria sede in Austria. Durante il controllo veniva sottoposta a sequestro l’area commerciale contenente la strumentazione necessaria al compimento dell’attività illecita, consistente in tre postazioni telematiche (composte da 3 personal computer, 5 monitor e 2 stampanti termiche), nonché la somma di 66 euro, frutto delle giocate illecite. Nella circostanza è stato denunciato anche un giocatore, sorpreso dai finanzieri mentre corrispondeva il prezzo di una giocata illecita.

ALTRO FERMO ATTIVITÀ A SCAFATI | Nel corso di un analogo servizio, i baschi verdi della Compagnia di Scafati hanno sottoposto a sequestro in Scafati un punto scommesse illegale, denunciando a piede libero il gestore dell’attività. L'agenzia - censita come sala giochi - era destinata, invece, alla raccolta e accettazione di scommesse su eventi sportivi per conto di un allibratore estero con sede in Austria, non autorizzato all’esercizio di tale attività sul territorio italiano. È stato accertato, infatti, che l’accettazione, raccolta e gestione delle scommesse veniva attuata dal titolare dell’agenzia in assenza di qualsivoglia autorizzazione amministrativa e di pubblica sicurezza. L’attività ispettiva - svolta unitamente a funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Salerno - ha portato al sequestro dell’agenzia e di tutta la strumentazione necessaria allo svolgimento dell’attività illecita, consistente in 8 postazioni (utilizzate per l’accettazione delle scommesse), 13 monitor, 2 televisori, 3 stampanti, 1 server, arredi vari, numerose card (utilizzate per le nuove affiliazioni), svariate schedine (usate per la compilazione della proposta di scommessa), un contratto stipulato con l’allibratore estero, nonché la somma di 50 euro, frutto dell’illecita attività. All’esito delle operazioni, il titolare dell’attività commerciale – un ventisettenne italiano - è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per l’abusiva raccolta delle scommesse su eventi sportivi, di cui all’art. 4 della legge n. 401/1989, nonché per l’assenza della necessaria concessione (da rilasciarsi a cura dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) e delle autorizzazioni di pubblica sicurezza della Questura.

Martedì 9 aprile 2013

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