Salerno | chiusura ospedale civile di agropoli: ieri la protesta nel capoluogo

I sindaci cilentani occupano direzione dell'Asl

A Mezzogiorno incontro con Stefano Caldoro

Si chiede un rinvio della sospensione dell'attività al 15 settembre

di Nicola Salati

I sindaci all'interno della direzione dell'Asl
I sindaci all'interno della direzione dell'Asl

SALERNO| Occhi puntati questa mattina, alle 12, sull’incontro tra il sindaco di Agropoli Franco Alfieri e una delegazione di sindaci con il Governatore della Campania Stefano Caldoro. Il tema all’ordine del giorno è la chiusura dell’ospedale di Agropoli che ieri mattina ha portato oltre 500 cittadini a protestare nel Capoluogo dinanzi la sede dell’Asl e i sindaci a occupare ad oltranza la stessa direzione.

L’OCCUPAZIONE A OLTRANZA | I 18 primi cittadini che hanno continuano a oltranza l’occupazione visto che in una nota hanno confermato la richiesta al commissario ad acta per il piano di rientro della sanità Caldoro ed al direttore generale Asl Squillante di rinviare la chiusura dell'ospedale in considerazione della mancata sperimentazione dello Psaut e del sistema di emergenza urgenza che dovrebbe essere implementato dal 20 giugno. tale sistema non garantirebbe il diritto alla salute alla popolazione che nel periodo estivo raggiunge un milione di potenziali assistiti. I presenti all’occupazione sono: Gianfranco Valiante e Dario Barbirotti (consiglieri regionali); Sabrina Capozzolo, Silvia Giordano e Michele Ragosta (parlamentari); Alfieri, Lamaida, Paolillo, Spinelli, Radano, Voria, Piccirilli, Palumbo, Parente, Annunziata, Serra (sindaci); Torrusio, Guariglia, Valente, Oricchio (delegati sindaci).

CALDORO | Nel corso della serata di ieri è già arrivata una prima risposta alla protesta da parte del Governatore Caldoro che ha detto: «Dire che si chiude l'ospedale di Agropoli è superficiale, semmai si valorizza per farne un punto di riferimento per i cittadini. Ho sempre detto - ha spiegato Caldoro - che la salute del cittadino è una cosa seria e che bisogna discutere nel merito. Il merito è che il cittadino di Agropoli ha bisogno di una buona sanità e non dell'ospedale più vicino, che fa tutto e male, ma dell'ospedale giusto. Secondo me - ha aggiunto - Agropoli verrà potenziato, con un Psaut rafforzato e con i servizi che vengono previsti in quel plesso. Oggi, invece, se guardiamo i dati non è così, i cittadini scelgono altro. Quando hanno bisogno di un ospedale hanno già fatto la loro scelta. Il nostro intento è valorizzare quella struttura - ha concluso Caldoro - nessuno pensa di fare sulla pelle dei cittadini una questione legata al conto economico, questo non esiste».

IANNONE | Sulla questione è intervenuto pure il presidente della Provincia Antonio Iannone: «Sono contrario alla chiusura dell'Ospedale di Agropoli e ne ho parlato già mesi fa con il manager Squillante che, suo malgrado, deve applicare una disposizione come ribadito dal Tar. Lo sfascio della spesa pubblica per la sanità determinata da precedenti gestioni politiche regionali e le decisioni di taglio intraprese dal governo Monti si tramutano oggi in questi effetti. Quando il presidente Caldoro denunciava un atteggiamento del governo che non considerava il gravame di debito che avrebbe fatto crollare il servizio in Campania – aggiunge - i consiglieri regionali d'opposizione tacevano invece di rafforzare la posizione in favore del diritto alla salute dei nostri cittadini: l'Asl di Salerno ha ricevuto un taglio spropositato e nessuno dei masnadieri che parlano oggi si è adoperato per fare fronte comune. Lavoriamo con serietà per salvare la struttura di Agropoli, ma senza sterili strumentalizzazioni politiche».

LA GIORNATA DI PROTESTA | Ieri mattina da via Dalmazia lungo via Nizza in marcia con in testa le fasce tricolore hanno bloccato il traffico per arrivare alla sede dell'Asl. Un territorio intero privato del diritto alla salute. "Un saluto alla salute" si legge su un cartellone. "L'ospedale non è uno spreco ma una necessità" su un altro. Ma è quando il corteo raggiunge l'ingresso della azienda sanitaria che la tensione sale. Il malore di un uomo agita tutti i manifestanti. Qualcuno prova a forzare il cordone delle forze dell'ordine per varcare la soglia e salire in direzione. Dopo poco sono i sindaci a lasciare il presidio e raggiungere i piani alti per essere ricevuti dalla direttrice sanitaria Anna Luisa Caiazzo. Alla fine viene letto un documento nel quale si chiede che la chiusura sia rinviata almeno al 15 settembre.

ALTRO INCONTRO | Intanto, per lunedì 17 giugno prossimo, è stata convocata una riunione da parte del subcommissario alla Sanità della Campania, Mario Morlacco, per valutare la possibilità, appunto, di rinviare la chiusura del plesso agropolese dopo l'estate.

Sabato 15 giugno 2013