Agropoli | gianfranco valiante: «convocare tavolo interistituzionale»

«Sconcertante chiudere alla viglia dell'estate»

Vincenzo De Luca a difesa dell'Ospedale Civile

L'onorevole Capozzolo chiede chiarezza al ministro della Salute

di Nicola Salati

Diverse le iniziative istituzionali attivate per scongiurare la chiusura dell'Ospedale Civile
Diverse le iniziative istituzionali attivate per scongiurare la chiusura dell'Ospedale Civile

AGROPOLI | Numerosi sono i commenti politici lanciati in sostegno della battaglia contro la chiusura dell’Ospedale Civile di Agropoli. Tra i tanti quello autorevole di Vincenzo De Luca, sindaco di salerno e viceministro alle Infrastrutture: «È sconcertante che, alla vigilia della stagione estiva, si siano avviate le procedure di smobilitazione e chiusura dell'ospedale di Agropoli. - ha detto De Luca - Si lascia così il Cilento senza un efficace presidio ospedaliero, in un periodo nel quale il territorio è frequentato da centinaia di migliaia di persone. È necessario rivedere la decisione di chiudere l'ospedale di Agropoli nella più generale riprogrammazione dei servizi sanitari pubblici e privati nel territorio. Nel frattempo è urgentissimo sospendere la chiusura del nosocomio con una moratoria che sia valida almeno fino al mese di settembre - ha concluso il viceministro - in modo da garantire i livelli essenziali di assistenza e di sicurezza ai cittadini e ai tantissimi turisti che soggiornano in Cilento nel corso della stagione estiva».

SABRINA CAPOZZOLO | «I cittadini di Agropoli non sono figli di nessuno e se la Regione pensa di poter gestire la vicenda dell'Ospedale Civile senza alzare gli occhi dalle carte, ha preso senza dubbio un grande abbaglio». È quanto dichiara l’onorevole Sabrina Capozzolo. «Qui si parla della vita di persone, non di numeri e non è accettabile il comportamento del presidente della Regione Campania che pur di non ammettere di aver commesso qualche sbaglio nella gestione di questo problema, sta mandando a fondo tutta la nave. Non voglio dire – continua la Capozzolo - che l’Ospedale di Agropoli non abbia dei problemi e che la struttura debba rimanere così com’è, chiedo solo che prima di mettere in atto dei cambiamenti così rilevanti per la comunità territoriale ci si accerti di poter garantire gli stessi servizi da un’altra parte. Insieme all’onorevole Tino Iannuzzi, ho preso l’iniziativa di chiedere al ministro della Salute Beatrice Lorenzin di attivarsi per fare chiarezza ma soprattutto per verificare se, con i provvedimenti in atto, alla popolazione di Agropoli e dei 19 Comuni limitrofi che fanno parte dell’utenza dell’ospedale, siano garantiti i livelli essenziali di assistenza».

GIANFRANCO VALIANTE | Il consigliere regionale Gianfranco Valiante, in merito alla contestata chiusura dell’Ospedale di Agropoli, chiede l’immediato insediamento di un tavolo istituzionale regionale. Con una lettera, inviata al Commissario ad acta alla sanità Caldoro, al vice Morlacco, al direttore Generale dell’Asl Salerno Antonio Squillante e al sindaco del Comune di Agropoli Franco Alfieri, Valiante chiede che rappresentanti istituzionali e sindaci del territorio verifichino l’opportunità di procedere ad un rinvio del provvedimento, magari a stagione turistica conclusa. Intanto, il consigliere regionale del Pd ha presentato una interrogazione presidente della Giunta Regionale, Stefano Caldoro, in qualità di Commissario ad acta per la prosecuzione del Piano di Rientro del Settore Sanitario per conoscere quali siano le motivazioni che hanno determinato l’adozione del provvedimento di chiusura dell’Ospedale di Agropoli e quali atti si intendano adottare per assicurare alle comunità interessate il diritto all’assistenza sanitaria che, con la deprecata chiusura, è da intendersi irrimediabilmente compromesso.

DONATO PICA | «È davvero assurdo – afferma Donato Pica- che un provvedimento di una tale gravità venga assunto appena prima dell’avvio della stagione estiva quando la popolazione dell’intero comprensorio aumenterà sensibilmente sfiorando le 500 mila presenze. La decisione di riconvertire il nosocomio agropolese in Psaut rappresenta un atto contrario a tutta la programmazione regionale vigente e cioè al decreto 49/2010, che prevedeva la trasformazione dello stesso in un centro ambulatoriale ad indirizzo oncologico ed in una struttura residenziale per cure palliative (Hospice), e al decreto 73 /2011 che lo inglobava nell’istituendo Ospedale Unico della Piana del Sele. Occorre - continua Pica - tenere conto dei tempi di percorrenza verso gli altri presidi ospedalieri, atteso che la strada Cilentana versa in pessime condizioni ed è continuamente interessata da fenomeni di dissesto idrogeologico. Ancora una volta la Provincia di Salerno e il territorio Cilentano vengono danneggiati dalle scelte del governo regionale. Non comprendo - conclude Pica - il silenzio dei consiglieri regionali del centrodestra che dovrebbero schierarsi al fianco della città di Agropoli e invitare il proprio presidente e il manager a rivedere la chiusura del presidio di Agropoli» .

Mercoledì 12 giugno 2013